La fase della safety car a Monza ha ricordato a L. Hamilton i doppi standard: “Per qualche motivo non hanno seguito le regole una volta nella storia di questo sport”

La conclusione della gara di “Formula 1”, svoltasi domenica all’Autodromo di Monza (Italia), ha deluso i tifosi. Al 47° giro, l’australiano Daniele Ricardo (McLaren) si è fermata nei pressi della pista a causa di un guasto alla vettura. A quel punto mancavano poco più di 5 giri ed è stato presto annunciato che la safety car sarebbe stata in pista. I leader si sono precipitati ai box, sono state montate nuove gomme e i fan si aspettavano di vedere una lotta serrata negli ultimi giri. Gli atleti hanno però seguito la safety car per i restanti 5 giri e la gara non è stata prolungata.

Il direttore di gara nominato dalla FIA questa volta ha adottato un approccio completamente diverso da quello del suo predecessore ad Abu Dhabi lo scorso anno. Poi, nella gara decisiva della stagione, Michael Masi ha affrettato notevolmente tutte le procedure, ha interpretato a modo suo alcune regole e ha fatto di tutto per evitare che la gara finisse dietro la safety car, cosa che ha permesso Per Max Verstappen sorpasso nell’ultimo giro Lewis Hamilton e vincere il campionato. Il britannico, che rappresenta la Mercedes, ha ammesso dopo la tappa di Monza che i ricordi della gara di Abu Dhabi gli erano tornati alla mente.

“In questi casi, i ricordi tornano. Ora hanno fatto tutto come scritto nelle regole, vero? Si scopre che in tutta la storia di questo sport, non hanno seguito le regole una volta”, ha detto Hamilton.

Il capo del team Mercedes ha parlato allo stesso modo Totò Lupo“Questa volta hanno seguito le regole. Non so se sono rimasto traumatizzato dall’esperienza ad Abu Dhabi, ma quello che posso dire è che oggi hanno fatto tutto esattamente secondo le procedure stabilite”.

Certo, L. Hamilton ha aggiunto dopo la gara che in questi casi la FIA potrebbe essere più flessibile e prolungare la gara in modo che non sia necessario finire dietro la safety car.

“Chi sarebbe danneggiato estendendo la gara?” Ogni corridore vuole più tempo in gara. Oggi volevo provare ad attaccare la vecchia Ferrari davanti a me. Forse avrei vinto un altro lavoro”, pensò L. Hamilton.

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Alfieri Mazzi

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