I criminali hanno legalizzato 2 miliardi di euro tramite un istituto finanziario operante in Lituania: arrestate due persone

Come affermato dalla Procura 15 minutiquesto istituto finanziario operante in Lituania – “Trustcom Financial”.

Secondo la procura si sospetta che dal 2017 i due principali sospettati abbiano legalizzato illegalmente circa 2 miliardi di dollari. euro utilizzando una rete globale di società di comodo. Le persone sopra menzionate sono sospettate di fornire servizi online per legalizzare i proventi di reato a favore di criminali.

Nel corso di questa operazione in Italia è stato arrestato un altro sospettato, un uomo a capo di un altro gruppo criminale organizzato. I dati a disposizione delle forze dell’ordine consentono di sospettare ragionevolmente che questo sospettato avrebbe potuto ottenere fraudolentemente 15 milioni di euro dalle autorità italiane. fondi statali in euro.

Si sospetta che questi fondi siano stati legalizzati illegalmente dalla stessa rete di società di copertura legate ad un istituto finanziario precedentemente operante in Lituania.

Il Financial Crimes Investigation Service (FSI) per Trustcom Financial nel 2021. ha inizialmente assegnato una multa di circa 127,6 mila euro per violazione della legge sulla prevenzione del riciclaggio di denaro e del finanziamento del terrorismo. La società ha presentato ricorso contro la decisione della FNTT, spiegando che la sanzione è sproporzionata e potrebbe essere ridotta, ma il tribunale ha respinto il ricorso.

Come annunciato dalla procura, nel 2022 le autorità finanziarie e di polizia lituane hanno interrotto le attività di Trustcom Financial, iniziate in Lituania nel 2018. A causa del mancato rispetto delle norme sulla prevenzione del riciclaggio di denaro e delle indagini preliminari, gli è stata revocata la licenza bancaria. e fu avviata la procedura fallimentare.

Si sospetta che questo istituto finanziario abbia offerto a migliaia di criminali nell’Unione Europea il servizio di legalizzazione di fondi ottenuti criminalmente effettuando transazioni finanziarie fittizie attraverso una rete di società gestite dai produttori.

La società pubblicizzava i propri servizi di consulenza su Internet ed è stata fondata in Lituania nel 2016, presumibilmente da membri di un gruppo criminale organizzato italiano. L’istituto finanziario era gestito da due principali sospettati, cittadini italiani residenti in Lituania e Lettonia.

I membri del gruppo criminale organizzato hanno legalizzato illegalmente fondi provenienti da vari atti criminali, tra cui l’evasione fiscale, la frode nello spazio elettronico e il commercio di narcotici e sostanze psicotrope.

Secondo la procura, parte dei fondi acquisiti illecitamente sono stati investiti in Lettonia e Lituania nell’acquisto di immobili e veicoli.

Tra i fondi legalizzati illegalmente ce n’erano 15 milioni. Si sospetta che l’importo di euro ricevuto dalle autorità nazionali italiane abbia ottenuto illegalmente aiuti di Stato per la ristrutturazione di edifici, che in realtà non sono stati realizzati.

Si sospetta che il principale esecutore di questa frode sia stato un consulente fiscale che ha organizzato la presentazione delle domande per la suddetta assistenza da parte di 72 persone a conoscenza dell’abuso in corso.

In Italia, presso le procure di Napoli e Lecce, nonché in Lettonia, sono state aperte indagini sull’attività di un gruppo criminale organizzato.

All’operazione internazionale hanno preso parte circa 250 funzionari lituani, italiani e lettoni, complessivamente sette persone sono state arrestate, 11 sospetti sono stati posti agli arresti domiciliari, sono state effettuate 55 perquisizioni e 11,5 milioni di persone sono state congelate. immobile del valore di euro.

Più di 3 milioni furono restituiti allo Stato italiano. EUR provenienti da fondi pubblici sottratti illegalmente e sequestrati su iniziativa della procura lituana.

Durante l’operazione internazionale, le azioni delle forze dell’ordine di Lituania, Italia e Lettonia sono state coordinate e coordinate da funzionari di Eurojust ed Europol.

Rosaria Tocci

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