Alfa Romeo 164 con motore V6 da 200 CV – l’ultima vettura del produttore italiano indipendente | Azienda

Tuttavia, al Salone Internazionale dell’Automobile di Francoforte del 1987, l’Alfa Romeo, appena sotto l’ala protettrice della Fiat, presentò una novità che sviluppò quasi in modo indipendente, come azienda indipendente. Era una berlina di lusso prodotta per quasi 10 anni e numerata 164.

A quel tempo, il segmento delle berline grandi era dominato dalla Opel Rekord e dalla Ford Granada, mentre gli acquirenti di auto più costose sceglievano la BMW Serie 5 e la Mercedes-Benz con carrozzeria W124. Così, con l’Alfa Romeo 164, gli italiani hanno voluto lanciare il messaggio ai tedeschi che anche i meridionali sono capaci di competere. È vero che non erano gli unici a voler accaparrarsi quanta più torta tedesca possibile: anche i francesi hanno ampliato la loro offerta.

La piattaforma su cui fu assemblata la 164 fu realizzata dalla collaborazione di Alfa Romeo, Fiat, Lancia e Saab, ma fu questa berlina italiana a distinguersi maggiormente dalla massa. Se la Fiat Croma, la Lancia Thema e la Saab 9000 erano quasi identiche nelle loro caratteristiche tecniche, l’Alfa Romeo 164 si distingueva maggiormente dalle quattro: aveva una geometria unica del telaio anteriore e anche le sue parti della carrozzeria erano sviluppate separatamente.

Questa berlina italiana presentava una qualità costruttiva migliore rispetto ai precedenti modelli Alfa Romeo e la sua carrozzeria era galvanizzata per una migliore integrazione nei mercati più meridionali. È anche interessante notare che il 164 è stato il primo modello di questo marchio, il cui design è stato progettato non solo su tavoli da disegno, ma anche utilizzando programmi di simulazione al computer.

E anche se la computer grafica non era ancora molto avanzata e gli italiani non avevano la possibilità di disegnare le linee del corpo in pochi movimenti, all’epoca software avanzati permettevano di calcolare le sollecitazioni, le resistenze alla flessione e la rigidità di unità meccaniche. Gli italiani furono soddisfatti del risultato: l’Alfa Romeo 164 ricevette non solo una carrozzeria aerodinamica, ma anche una carrozzeria relativamente leggera e molto rigida.

L’Alfa Romeo 164 non era certo un capolavoro dell’ingegneria. Tuttavia, grazie alle sue ottime proprietà aerodinamiche, anche le versioni più modeste potevano raggiungere all’epoca la notevole velocità di 200 km/h. divisione della velocità.

L’Alfa Romeo 164 è un’auto rara in Lituania. Secondo i dati di Autoplius.lt, la piattaforma di trasporto commerciale più visitata del paese, ci sono solo 21 modelli di questo tipo immatricolati nel paese e le versioni più rare Quadrifoglio Verde o Q4 potrebbero probabilmente essere contate sulle dita di una mano.

Una di queste “Alfa Romeo 164 QV” ben tenute, dotata di un raro motore a benzina V6 da 3,0 litri importato dal Giappone, è in vendita sulla piattaforma Autoplius.lt. Per quasi 7mila euro Puoi consultare l’offerta di un’auto in vendita cliccando su questo link.

Berlina dotata di motore V6 da 200 CV fino a 100 km/h. poteva accelerare in 7,7 secondi e la sua velocità massima raggiungeva quasi 240 km/h. Questi motori possono essere considerati l’orgoglio dei veri appassionati dell’Alfa Romeo, non solo per le ottime prestazioni dinamiche per l’epoca, ma anche per la loro caratteristica colonna sonora.

L’italiano Giuseppe Busso, che progettò il motore, occupa un posto d’onore nella storia del marchio Alfa Romeo: alcuni V6 sono soprannominati “Busso” per un motivo. Senza questo ingegnere di motori sportivi, le auto di questo marchio semplicemente non avrebbero una storia così ricca.

Rosaria Tocci

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