L’albero di Natale romano è diventato oggetto di scherno

L’albero di Natale principale di Roma sta perdendo gli aghi così rapidamente che è già diventato oggetto di scherno per i cittadini.

La guglia verde alta 21 metri, che è stata accesa l’8 dicembre, ha iniziato a brillare intensamente con le sue punte quasi immediatamente dopo essere stata eretta nel mezzo della vivace piazza principale di Venezia (Piazza Venezia).

I romani chiamano l’albero di Natale “Spelacchio” (in italiano, Nudo, Nuskurėlė); danno la colpa alla sindaca di Roma Virginia Raggi per la conifera, il cui trasporto dalla regione alpina italiana dell’Alto Adige è costato 48.000 dollari. euro

La città ha detto martedì che stava indagando sul motivo per cui la conifera è morta.

Nonostante i 600 giocattoli natalizi in argento, i rami semispogli dell’albero di Natale non danno al luogo l’impressione festosa desiderata, ma lo fanno sembrare trascurato.

I critici sottolineano che in un’altra parte della città l’albero di Natale vaticano portato dalla Polonia è superbo.

“Albero, albero, quanto sono pietosamente spogli i tuoi rami!”, hanno pianto martedì gli abitanti di Roma per la prematura scomparsa dell’albero di Natale della Città Eterna, affettuosamente soprannominato “Il Calvo”.

“A che ora è il funerale?”

Appena una settimana prima del 25 dicembre, l’albero di Natale nella piazza principale della capitale italiana è diventato oggetto di scherno e il sindaco della città ha dovuto aprire un’indagine sul motivo per cui “Plikė” aveva iniziato ad appassire prima della fine delle festività.

“L’albero di Natale a Roma è secco, è stato portato già morto. È una metafora dello stato della capitale”, ha scritto su Twitter un abitante della città, mentre un altro ha chiesto: “A che ora è il funerale?

Secondo il quotidiano italiano Il Messaggero, da una prima indagine è emerso che la conifera non era stata adeguatamente coperta durante il trasporto dalle Dolomiti, nel nord Italia, dove veniva coltivata.

La maggior parte dei residenti di Roma, compresi ambientalisti e giardinieri professionisti, ritengono che una varietà più resistente sarebbe durata più a lungo.

Il povero “Plikė” è un albero qualunque, e un albero europeo sarebbe stata una scelta migliore, dicono gli amanti degli alberi di Natale.

Molto in questo fiasco dell’albero di Natale, che è costato alla città circa 48.000 euro, rispetto al populista Movimento Cinque Stelle (M5S), che vinse la carica di sindaco nel 2016 ma non riuscì ad affrontare la crisi dei trasporti e dei rifiuti.

“Sembra che i disordini che hanno causato nell’ultimo anno non siano bastati, ora dobbiamo soffrirne”, ha scritto un altro residente a Roma.

Il Messaggero scrive che l’albero di Natale è una vergogna nazionale e che “i russi chiamavano il nostro albero di Natale morente uno scopino da toilette”.


Giorgia Marotta

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