La terribile tempesta scoppiata in Italia ha colpito più duramente i ricchi

Decine di milioni di yacht sono crollati. E la cittadina di Portofino, conosciuta come il paradiso dei ricchi, venne isolata dal mondo distruggendo l’unica strada che vi conduceva. I soccorritori hanno dovuto preparare uno speciale piano di evacuazione per il figlio del famoso politico Silvio Berlusconi.

I media italiani riferiscono che la regione Liguria, ancora scossa dal terribile crollo del viadotto, non sperimentava una tempesta simile da 50 anni.

Ha trasformato gli angoli più belli del paradiso in un vero e proprio inferno, ha distrutto le spiagge, i porti, le strade.

L’intero litorale è stato distrutto

Il comune di Rapallo forse subì i danni maggiori. Il suo porto, dove molti ricchi italiani e persone provenienti da tutto il mondo tenevano i loro yacht, è semplicemente scomparso dopo la tempesta.

“Rapal si è svegliato e ha trovato la spiaggia distrutta. Non abbiamo mai visto danni del genere, semplicemente qui non c’è più il porto”, ha detto il sindaco del paese, Carlo Bagnasco.

Il forte vento e le onde qui hanno rotto la diga e hanno schiacciato circa duecento yacht di lusso, barche a vela, navi e motoscafi nel molo del porto turistico.

Alcuni di loro sono stati spinti dalle onde proprio tra i ristoranti del porto e le case, anch’esse sommerse dall’acqua.

Decine di altri yacht sono affondati in mare, incluso l’imponente yacht multimilionario Suegno, di proprietà della famiglia dell’ex primo ministro S. Berlusconi.

Da diversi giorni volontari e soccorritori lavorano instancabilmente nel porto devastato, rimuovendo i resti delle navi dal mare. Nel porto è stato rafforzato il controllo della polizia, nel timore che possano essere rubati anche yacht di lusso lasciati incustoditi.

Paura di un disastro ecologico

Si stima che i danni causati dall’uragano siano enormi. Non solo perché gli yacht distrutti costano milioni.

Anche la natura ha subito danni enormi: molto carburante si è riversato in mare, facendo temere addirittura una catastrofe ecologica.

“Al momento è impossibile calcolare tutte le perdite, che possono ammontare a centinaia di milioni di euro in tutta la Liguria. Vi preghiamo di fornirci lo stato di rischio naturale. È stato un vero temporale. “Ha piovuto tanto quanto ha piovuto in al mese. La velocità del vento ha raggiunto i 200 km/h e l’altezza delle onde ha superato gli 8 metri con una forza che non si vedeva da decenni”, ha detto Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria.

La tempesta non ha risparmiato la cittadina di Portofino, frequentata dalle élite italiane e mondiali. Dopo le devastazioni della natura, è accessibile solo via mare, tempo permettendo.

Le onde record hanno danneggiato così gravemente l’unica strada che porta a questo resort che è stato necessario chiuderla al traffico, impedendo anche ai pedoni di camminare.

“Non ho mai visto niente del genere, il mare era così furioso, qualcosa di incredibile. Gestiamo la città, ma il problema più grande è che semplicemente non ci sono più strade”, ha detto Matteo Viacava, sindaco della località turistica conosciuta come la perla d’Italia.

Un duro colpo per la crema del Paese

I media italiani hanno riferito che la tempesta ha causato danni alle imponenti ville dei ricchi, inclusa la residenza estiva degli stilisti Dolce & Gabbana.

Anche Pier Silvio Berlusconi, figlio dell’ex presidente del Consiglio S. Berlusconi, con la moglie Silvia Toffanin, i loro figli e il personale militare sono rimasti isolati nel castello per diversi giorni.

I soccorritori sono riusciti a portare l’intera famiglia fuori dalla città isolata dal mondo a bordo di un gommone. In questo modo sono stati evacuati anche una mezza dozzina di turisti stranieri che avevano visitato la città durante la tempesta. Entro Pasqua dovrebbe essere ricostruita l’unica strada che porta in città.

“Organizzeremo il lavoro per tappe: prima dovremo stabilizzare le condizioni di vivibilità. Cercheremo di organizzare il collegamento con Portofino via mare, anche se la stagione non è molto favorevole per questo, poi ricostruiremo la strada” , ha promesso il presidente della Regione Liguria.

La tempesta non ha risparmiato le altre perle d’Italia.

A Venezia il livello dell’acqua superava anche il metro e mezzo, il 75% era sommerso. città. L’acqua raggiunse anche la Basilica di San Marco, dove raggiunse quasi un metro di altezza e provocò ingenti danni, allagando i mosaici del marciapiede, le colonne di marmo, le porte di bronzo, il battistero e la cappella.

Secondo l’amministrazione della basilica, in 24 ore il santuario è invecchiato di almeno 20 anni, perché l’acqua salata è particolarmente dannosa.

Questa è la quinta volta nella storia e la seconda volta in questo secolo che l’imponente basilica veneziana viene allagata.

Adalberto Russo

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