“Non abbiamo ancora preso una decisione”, ha detto Meloni in una conferenza stampa al termine del vertice del G20 a Nuova Delhi, il giorno dopo aver incontrato il premier cinese Li Qiang per i colloqui.

Se Roma decidesse di uscire, ciò “non danneggerebbe i rapporti” con la Cina, ha sottolineato G. Meloni.

I critici affermano che il piano Belt and Road è un cavallo di Troia volto ad aumentare l’influenza della Cina e la Meloni, pur essendo sotto pressione per decidere se ritirarsi dall’iniziativa, spera di farlo senza alimentare le tensioni.

L’accordo verrebbe rinnovato automaticamente nel marzo 2024, a meno che l’Italia non decida di recedere entro la fine di quest’anno.

Meloni ha osservato che il governo “apprezza i benefici” della partecipazione al piano di investimenti multimiliardari a cui l’Italia, oppressa dai debiti, ha aderito nel 2019. L’Italia è l’unico nel gruppo dei paesi democratici sviluppati ad aver firmato questo trattato.

Il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani ha dichiarato all’inizio di settembre che la Belt and Road Initiative “non ha prodotto i risultati attesi”.

Il Primo Ministro italiano prevede di effettuare una visita di Stato a Pechino nei prossimi mesi o all’inizio del prossimo anno, ma la possibile data di questa visita non è stata annunciata.

“Avrà più senso andare in Cina quando avremo più informazioni sulla nostra cooperazione bilaterale e su come svilupparla”, ha affermato.

L’incontro di Meloni con Li Qiang – il suo primo faccia a faccia – è avvenuto mentre l’ampia alleanza del G20 svelava i piani ambiziosi per creare una moderna “Via delle spezie” che colleghi l’Europa, il Medio Oriente e l’India, che spera consentirà ai paesi firmatari di poter fungere da contrappeso alla pesante spesa della Cina in infrastrutture.

Alcuni analisti si aspettano che la Meloni decida di ritirarsi dalla Belt and Road Initiative rafforzando al contempo gli altri accordi esistenti tra Italia e Cina.

L’incontro di sabato con Li Qiang “ha confermato la comune intenzione di consolidare e approfondire il dialogo Roma-Pechino sulle principali questioni bilaterali e internazionali”, si legge in una nota dell’ufficio della Meloni.