Dopo il fallimento delle trattative governative, l’Italia è sprofondata in una crisi politica

L’Italia è precipitata in un nuovo caos politico dopo il fallito tentativo dei partiti populisti di prendere il potere. Si prevede che lunedì il presidente nominerà un economista specializzato in austerità per guidare un governo tecnocratico fino allo svolgimento di nuove elezioni.

Il presidente Sergio Mattarella ha posto il veto alla nomina dell’euroscettico Paolo Savona a ministro dell’Economia, facendo arrabbiare il Movimento Cinque Stelle (M5S) e la Lega Nord di estrema destra. In seguito all’azione del presidente, il primo ministro nominato da questi partiti populisti si è dimesso.

“Ho rinunciato al mio mandato per formare un governo di cambiamento”, ha annunciato Giuseppe Conte, un avvocato di 53 anni e alle prime armi in politica, scatenando una crisi politica quasi tre mesi dopo che le elezioni di marzo non erano riuscite a identificare un chiaro vincitore.

Mattarella ha affermato di essere d’accordo con tutti i ministri proposti tranne Savona, che ha definito l’euro una “gabbia tedesca” e ha affermato che l’Italia ha bisogno di un piano per uscire dalla moneta unica “se necessario”.

I leader del M5S e della Lega Nord Luigi Di Maio e Matteo Salvini hanno condannato il veto del presidente e quello che hanno definito un’ingerenza della Germania, delle agenzie di rating e dei lobbisti finanziari.

Lunedì Mattarella ha invitato ai colloqui l’economista Carlo Cottarelli, che in precedenza ha lavorato presso il Fondo monetario internazionale (FMI). Il Paese sta valutando la possibilità di formare un governo ad interim di tecnocrati, poiché è molto probabile che lo attendano nuove elezioni in autunno.

Cottarelli, 64 anni, ha lavorato al FMI dal 2008 al 2013 ed è stato soprannominato “Mr. Forbici” per il suo significativo contributo alla riduzione della spesa pubblica italiana.

Sarà difficile per lui ottenere il consenso del Parlamento, con M5S e Lega Nord che detengono la maggioranza in entrambe le camere.

“Stanno sostituendo un governo di maggioranza con un gabinetto che non otterrà la maggioranza”, ha detto Di Maio ai sostenitori in una manifestazione vicino Roma.

“Dettatura”

S. Mattarella, ex giudice della Corte Costituzionale italiana, si è rifiutato di obbedire a quelli che definisce i dettami dei due partiti citati, contrari agli interessi del Paese.

Ha osservato per settimane il tentativo del M5S e della Lega Nord di formare un’alleanza per assicurarsi la maggioranza nel parlamento italiano, dove il potere veniva condiviso equamente dopo le elezioni.

Mattarella ha detto di aver fatto “tutto il possibile” per contribuire alla formazione di un governo, ma il ministro dell’Economia, francamente euroscettico, ha contraddetto l’impegno comune di tutti i partiti semplicemente a “cambiare l’Europa in meglio”, meglio dal punto di vista italiano.

“Ho chiesto al Ministero (dell’Economia) una personalità autorevole, della maggioranza parlamentare, in linea con il programma del governo (…) che non fosse considerata sostenitrice di una linea che potrebbe eventualmente, se non inevitabilmente, causare L’Italia esce dall’euro”, ha detto Mattarella.

Secondo il presidente, Conte si è rifiutato di sostenere “qualsiasi altra soluzione” e poi, dopo che Mattarella si è rifiutato di appoggiare la nomina di Savona, ha rassegnato le dimissioni da primo ministro.

Di Maio e Salvini si sono indignati per il rifiuto del presidente di sostenere la candidatura del rispettato finanziere ed economista savonese.

Salvini, che è stato il più grande sostenitore di Savona ed è anche un euroscettico, ha detto domenica che l’Italia “non è una colonia” e che “la Germania non ci dirà cosa fare”.

“Intendiamoci bene: votare è inutile perché i governi sono gestiti da agenzie di rating e lobby finanziarie e bancarie. È sempre così”, ha denunciato L. Di Maio in un video postato su Facebook.

Ha poi chiesto l’impeachment del presidente alla televisione italiana.

“Spero di poter dare una possibilità agli italiani il prima possibile, ma prima dobbiamo scoprirlo”. Dobbiamo prima licenziare Mattarella, poi nelle urne”, ha detto il presidente del M5S.

Adalberto Russo

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