Una persona è morta e altre 20 risultano disperse dopo le inondazioni che hanno colpito Francia e Italia.

Un vigile del fuoco volontario di 53 anni è morto durante un’operazione di salvataggio in Valle d’Aosta, nel nord-ovest dell’Italia, dopo le piogge notturne, hanno detto i funzionari della protezione civile italiana.

Le autorità locali hanno riferito che 11 persone risultano disperse nella regione nordoccidentale del Piemonte, dove le alluvioni hanno inondato le strade e tagliato fuori dal mondo diversi insediamenti.

Secondo loro la situazione è “estremamente critica”.

Le autorità di Venezia temevano anche che la città, duramente colpita dalle inondazioni dello scorso agosto, potesse essere nuovamente inondata. Per questo sabato è stato attivato con successo per la prima volta il sistema di barriere sottomarine.

Le inondazioni notturne hanno danneggiato case, ponti e strade nel dipartimento delle Alpi Marittime vicino al confine italiano, hanno detto funzionari francesi.

Il sindaco di Nizza, Christian Estrosi, ha espresso le sue condoglianze alle famiglie dei dispersi. Più di 100 case sono state completamente distrutte o gravemente danneggiate, ha detto.

I vigili del fuoco hanno riferito che diverse decine di persone sono state evacuate dalle loro case durante la notte.

Sabato il presidente francese Emmanuel Macron ha ringraziato i soccorritori su Twitter.

“Insieme supereremo questa prova”, ha scritto.

Météo France, l’agenzia meteorologica nazionale francese, ha riferito che in alcune aree sono caduti 500 millimetri di pioggia, una cifra vicina alla media annuale delle precipitazioni della regione.

Venerdì Météo France ha emesso un allarme di alto rischio, con tutte le scuole chiuse. Le autorità locali hanno invitato i residenti a non uscire di casa.

Il primo ministro Jean Castex e il ministro dell’Interno Gérald Darmanin dovrebbero arrivare nella regione colpita dal disastro più tardi sabato.

Edda Padovesi

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