Il mafioso, 61 anni, soffriva da diversi anni di cancro al colon. Ha deciso di farsi curare lui stesso e dopo aver visitato una clinica a Palermo, capoluogo della Sicilia, è stato arrestato.

Secondo quanto riferito, è stato detenuto nel carcere di massima sicurezza dell’Aquila e ha continuato a ricevere cure nella sua cella. Tuttavia, all’inizio di agosto, il signor Messina Denaro è stato trasferito nel reparto detenuti di un ospedale locale e le sue condizioni sono peggiorate negli ultimi giorni. I media hanno riferito che ora era in “coma irreversibile”. I medici hanno smesso di dargli da mangiare, ha chiesto di non rianimarlo.

Per molti anni, la signora Messina Denaro è stata una figura chiave nel sindacato criminale siciliano Cosa Nostra, presente nei film Il Padrino. È stato anche uno dei suoi boss più spietati, scontando sei ergastoli nel corso degli anni, anche per il suo ruolo nell’attentato del 1992 in cui uccise il giudice antimafia Giovanni Falcone. È stato anche condannato per coinvolgimento in una serie di devastanti attentati a Roma, Firenze e Milano nel 1993 e per aver rapito e poi ucciso il figlio dodicenne del testimone nel caso Falcone.

La signora Messina Denaro scomparve nell’estate del 1993 e lui era il latitante più ricercato d’Italia. Negli anni successivi ci sono state molte speculazioni su dove potrebbe essere scomparso. Alla fine fu trovato nascosto vicino alla sua città natale di Castelvetrano, nella Sicilia occidentale.

Per anni gli investigatori hanno cercato i suoi possibili nascondigli nelle campagne siciliane, ascoltando le conversazioni telefoniche di familiari e amici. Sono venuti a conoscenza dei problemi di salute della persona anonima con il cancro, nonché dei problemi agli occhi. Alla fine gli investigatori si convinsero che si trattasse del signor Messina Denaro. Hanno utilizzato il database del Sistema Sanitario Nazionale per cercare uomini di età e anamnesi adeguate e alla fine lo hanno trovato.

Anche se l’arresto del mafioso ha portato qualche consolazione ai parenti delle sue vittime, il criminale è rimasto in silenzio. Interrogato dopo il suo arresto, Messina Denaro ha addirittura negato di appartenere a Cosa Nostra.