Foto di Michael Dwyer (AP/Scanpix).
Il regolatore della privacy dei consumatori italiano ha dichiarato venerdì che ordinerà un divieto immediato del chatbot di intelligenza artificiale (AI) ChatGPT nel paese. Il divieto è temporaneo per ora: secondo l’autorità di regolamentazione, sarà in vigore fino a quando OpenAI, la società che ha creato il bot, non inizierà a operare ai sensi del Regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR) dell’Unione europea (UE).
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L’Italia è diventata il primo paese al mondo a vietare 2022. il chatbot apparso a fine anno e diventato estremamente popolare – si stima che avesse già 100 milioni di utenti a gennaio. di utenti attivi, raggiungendo quel limite più velocemente di qualsiasi altra app online.
Tuttavia, l’Agenzia italiana per la protezione dei dati personali (GPDP) ha affermato che OpenAI attualmente non ha basi legali per giustificare la “massiccia raccolta e archiviazione di dati personali addestrando gli algoritmi di ChatGPT”. Pertanto, a OpenAI è stato ordinato di interrompere immediatamente la raccolta dei dati.
Il rapporto afferma inoltre che i termini di servizio di OpenAI affermano che ChatGPT è destinato agli utenti di età superiore ai 13 anni. age, tuttavia, il programma non dispone di un filtro di verifica dell’età che impedirebbe ai giovani di utilizzarlo.
OpenAI non ha un ufficio nell’UE, ma ha un rappresentante nello Spazio economico europeo. L’azienda ha ottenuto 20 risposte alla decisione GDPR e ha delineato i passaggi che adotterà per rendere i suoi prodotti conformi al GDPR. In caso contrario, l’azienda rischia una multa fino al 4% del suo fatturato annuo.
Non è la prima volta quest’anno che il GPDP ha affrontato i chatbot di intelligenza artificiale generativa.
A febbraio, il regolatore ha annunciato che stava vietando Replika.ai, un chatbot di “amicizia virtuale”. La sentenza GPDP insegnava motivi simili: “Replika” rappresentava una minaccia per i minori e non aveva basi legali per raccogliere ed elaborare i dati personali degli utenti.
OpenAI non ha ancora risposto alla richiesta di commento di Reuters. La società, finanziata dal gigante della tecnologia Microsoft, ha presentato il suo ultimo modello di linguaggio, GPT-4, all’inizio di questo mese, che sostiene sia in grado di dimostrare “prestazioni a livello umano” su determinate attività accademiche e lavorative.
Tuttavia, anche le tecnologie in rapido sviluppo stanno diventando una preoccupazione. Europol, l’agenzia di contrasto dell’UE, ha avvertito questa settimana del potenziale utilizzo di chatbot per attacchi informatici e diffusione di disinformazione.
Un think tank di intelligenza artificiale questa settimana ha chiesto pubblicamente un arresto temporaneo dello sviluppo della tecnologia a causa del “rischio per la società”.
La lettera pubblica è stata emessa dal Future Life Institute, un’organizzazione senza scopo di lucro il cui principale finanziatore è la Elon Musk Foundation. Insieme a E. Musk, il co-fondatore di OpenAI che in seguito ha lasciato il progetto, la lettera è stata firmata da Steve Wozniak, co-fondatore di Apple, Emad Mostaque, capo di Stability AI, e altri.
Tra i firmatari non c’erano i vertici di Microsoft e Google, i colossi tecnologici più attivamente coinvolti nella corsa all’IA generativa.
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