La Tunisia ha negato l’ingresso ai legislatori dell’UE critici nei confronti dell’accordo sulla migrazione

La Tunisia ha vietato l’ingresso nel paese a una delegazione del Parlamento europeo dopo che diversi eurodeputati hanno criticato un accordo con la Tunisia volto a frenare l’immigrazione, hanno detto giovedì i funzionari.

Giovedì gli eurodeputati della commissione per gli affari esteri del Parlamento europeo si sarebbero recati nel paese per una missione conoscitiva.

Ma in una lettera visionata dall’AFP, il Ministero degli Esteri tunisino ha affermato che i parlamentari non potranno venire nel Paese a causa di “numerosi dubbi” sulla visita.

“È sorprendente ed eccezionale”, ha detto all’AFP l’eurodeputato Mounir Satouri, membro della delegazione.

“Mai da almeno 20 anni nessun regime si è permesso di rifiutare di ricevere una delegazione ufficiale della Commissione Affari Esteri e di dire che anche se fossimo partiti, saremmo respinti alla frontiera”, ha detto. aggiunge.

La mossa arriva dopo che l’UE ha firmato a luglio un memorandum d’intesa con la Tunisia per frenare l’immigrazione irregolare attraverso il Mediterraneo.

Nell’ambito di questo accordo, al quale ha contribuito attivamente anche l’Italia, Bruxelles ha promesso al governo tunisino un potenziale aiuto finanziario di diverse centinaia di milioni di euro.

La Tunisia è il principale punto di partenza per migliaia di migranti che desiderano intraprendere il pericoloso viaggio marittimo verso l’Europa.

In un dibattito questa settimana, i parlamentari di sinistra hanno criticato l’UE per aver stretto un accordo con un governo sempre più autoritario accusato di sfruttare i migranti.

“Questo memorandum deve essere rivisto poiché ignora tutte le preoccupazioni relative ai diritti umani, compresi i diritti dei migranti e dei richiedenti asilo, così come il continuo peggioramento e rafforzamento della repressione contro l’opposizione”, ha affermato il gruppo dell’Alleanza Socialista Democratica Progressista. (SUD DAKOTA).

Ma la Commissione europea ha difeso l’accordo in Parlamento, affermando che ha rafforzato la cooperazione con un partner importante.

Le organizzazioni internazionali per i diritti hanno ripetutamente affermato negli ultimi anni che la Tunisia sta scivolando verso l’autoritarismo da quando il presidente Kais Saied è salito al potere nel luglio 2021.


Giorgia Marotta

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