Il Papa ha onorato la memoria di G. Napolitano, ex presidente della Italia

Papa Francesco gli ha reso omaggio il 22 settembre. il ricordo del defunto Giorgio Napolitano, ex presidente della Repubblica, nella bara del defunto, deposta presso il Senato italiano a Roma.

Il Papa ha voluto, attraverso la preghiera e la partecipazione, testimoniare la sua personale vicinanza al Presidente Giorgio Napolitano e alla sua famiglia e onorarlo per il nobile servizio reso all’Italia.

Il famoso politico italiano originario di Napoli è morto all’età di 99 anni dopo una lunga carriera politica nel Partito Comunista Italiano, nella Camera dei Rappresentanti del Parlamento della Repubblica e del Senato, nel Parlamento Europeo e nel governo italiano. G. Napolitano, il primo capo di Stato italiano rieletto per un secondo mandato, ha ricoperto questo incarico durante i pontificati di due papi – Benedetto XVI e Francesco – dal 2006 al 2015, e durante questo periodo con entrambi i papi non si è limitato al mantenimento di buone relazioni transfrontaliere tra Italia e Vaticano. G. Napolitano ha descritto i suoi rapporti con il predecessore di Francesco in un articolo apparso sul quotidiano vaticano “Il mio amico Benedetto XVI”. Durante il suo mandato come presidente della Repubblica, Napolitano ha anche più volte mostrato un’attenzione particolare verso il neo eletto Papa Francesco, che secondo gli osservatori italiani va oltre le ottime relazioni bilaterali transfrontaliere.

Papa Francesco, appresa la notizia del peggioramento dello stato di salute di G. Napolitano, gravemente malato, ha rivolto pubblicamente parole di conforto durante l’udienza generale di mercoledì a “questo servo della patria”, e dopo aver ricevuto la notizia della sua morte. , ha espresso le sue condoglianze alla vedova e ai parenti del defunto, in cui ha menzionato la lungimiranza del presidente nelle importanti decisioni italiane degli anni. Domenica 24 settembre Francesco ha voluto partecipare personalmente al lutto dei parenti dell’italiano e del signor Napolitano ed è arrivato inaspettatamente al Senato per onorarlo personalmente vicino alla bara dell’ex presidente, secondo un comunicato stampa del sala stampa della Santa Sede, per i nobili servizi resi dal signor Napolitano all’Italia.

Martedì 25 settembre, durante la cerimonia di congedo di G. Napolitano, che avrà luogo alla Camera dei Rappresentanti italiana, che sarà laica, tra gli altri, il celebre biblista italiano, cardinale Gianfranco Ravasi, già membro della Curia Romana , che per quindici anni ha guidato il Pontificio Consiglio della Cultura. Il cardinale G. Ravasi, per un quotidiano italiano Corriere ha assicurato che la sua partecipazione sarà un modo per premiare il signor Napolitano per la sua partecipazione nel 2012. Durante l’evento “Cortile dei Gentili” ad Assisi – dialogo tra credenti e non credenti sul tema “Dio è quello Sconosciuto”.

Secondo il Cardinale, altri relatori metteranno in luce i meriti del Dott. Napolitano in campo politico e giuridico e il suo impegno per l’Europa. È normale però che durante la cerimonia di stato venga rappresentato anche l’aspetto spirituale. Il cardinale G. Ravasi ha detto che G. Napolitano si è sempre interessato ai temi della trascendenza, anche se era un orizzonte che non raggiungeva. “Volevo esplorare i contorni dell’isola, ma ho scoperto i limiti dell’oceano”, ha osservato il cardinale, il quale, con le parole del famoso filosofo L. Wittgenstein, ha parlato dell’apertura del non credente G. Napolitano verso il mondo grandi domande.

Il cardinale ha anche affermato che il gesto di Papa Francesco di onorare personalmente il defunto nella sua bara è magnifico. François ha dimostrato non solo rispetto istituzionale, ma anche rispetto per una persona che ha sempre mantenuto dentro di sé una dimensione morale e un’apertura a tutto ciò che si nasconde dietro le manifestazioni superficiali. Il cardinale G. Ravasi ci ha esortato a non dimenticare che Cristo non ha esitato a frequentare un ambiente molto secolare. Secondo lui, questa è la forza del cristianesimo: non chiudersi nel proprio giardino recintato, ma ascoltare ciò che c’è oltre e ascoltare qualcun altro che ti ascolta. (SAK/Vatican News)

Edda Padovesi

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