Il Papa chiede la riforma dell’Onu

Il pontefice argentino ha affermato che l’invasione russa dell’Ucraina a febbraio ha mostrato la necessità di garantire che l’attuale struttura multilaterale, in particolare il Consiglio di sicurezza dell’Onu, trovi “mezzi più flessibili ed efficaci per risolvere i conflitti”.

“In tempo di guerra, dobbiamo confermare che serve più multilateralismo e migliore multilateralismo”, ma l’Onu non corrisponde più a “nuove realtà”, ha aggiunto.

Un estratto dal libro è stato pubblicato dal quotidiano italiano La Stampa.

L’organizzazione è stata fondata per prevenire il ripetersi degli orrori delle due guerre mondiali, ma mentre la minaccia rappresentata da quei conflitti rimane viva, “il mondo oggi non è lo stesso”, ha detto Francesco.

Ha aggiunto che “la necessità di queste riforme è diventata evidente dopo la pandemia”, quando l’attuale sistema multilaterale “ha mostrato tutti i suoi limiti”.

Francesco ha condannato la distribuzione ineguale dei vaccini come un “chiaro esempio” della “legge del più forte” che ha la precedenza sulla solidarietà.

Il pontefice, 85 anni, ha auspicato “riforme organiche” per aiutare le organizzazioni internazionali a riscoprire il loro scopo fondamentale di “servire la famiglia umana” e ha affermato che le istituzioni internazionali dovrebbero essere il risultato del “più ampio consenso possibile”.

Il Papa ha anche proposto di garantire i diritti alimentari, sanitari, economici e sociali sui quali le istituzioni internazionali avrebbero basato le loro decisioni.

Esce martedì in Italia il nuovo libro di Francesco, “Vi prego in nome di Dio: dieci preghiere per un futuro di speranza” (Vi chiedo in nome di Dio. Dieci preghiere per un futuro di speranza).

Edda Padovesi

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