Il ministro della Sanità francese si dimette a causa della controversa legge sull’immigrazione

Il ministro della Sanità francese si è dimesso a causa di una controversa legge sull’immigrazione sostenuta dall’estrema destra, ha detto mercoledì ai media un portavoce del governo francese, negando l’esistenza di un ammutinamento all’interno dell’ufficio del presidente Emmanuel Macron.

Dopo un anno e mezzo di dispute su una delle riforme chiave del secondo mandato di Macron, entrambe le camere del parlamento hanno approvato martedì la controversa legislazione.

Anche il Raggruppamento Nazionale, RN, guidato da Marine Le Pen, tre volte candidata alle presidenziali, ha sostenuto il disegno di legge. Una mossa del genere è stata definita da alcuni media il “bacio della morte”.

Circa un quarto dei 251 deputati del campo di Macron hanno votato contro il disegno di legge o si sono astenuti, mentre diversi ministri di sinistra si sono detti contrari al disegno di legge.

Il portavoce del governo Olivier Véran ha comunicato che il ministro della Sanità Aurélien Rousseau sarà assente alla riunione del governo di mercoledì mattina e sarà temporaneamente sostituito dal segretario di Stato Agnès Firmin Le Bodo.

Ma ha aggiunto: “Non c’è nessuna rivolta ministeriale”.

Si prevede che Macron affronterà la riforma in un’intervista televisiva mercoledì sera, e il primo ministro Elisabeth Borne ha affermato che l’adozione della legge non ha causato una grande crisi.

Ha ammesso a France Inter che alcune disposizioni sono probabilmente incostituzionali, aggiungendo che dovrebbero evolvere dopo l’esame del Consiglio costituzionale.

“Abbiamo voluto approvare la legge sulle misure utili ed efficaci che i nostri concittadini si aspettano, con due obiettivi: allontanare più rapidamente ed efficacemente coloro che non hanno il diritto di stare in Francia, e integrare meglio coloro che abbiamo … abbiamo deciso di dare il benvenuto”, ha detto.

L’immigrazione in Francia, come in altri paesi europei, è una questione delicata che suscita costantemente dibattito.

Mercoledì gli stati membri dell’Unione Europea e il Parlamento europeo hanno raggiunto un accordo per rivedere la legislazione del blocco che regola le procedure per richiedenti asilo e migranti, hanno detto i funzionari.

La questione è diventata più urgente in Europa negli ultimi anni, con l’ascesa di partiti nazionalisti anti-immigrazione in diversi paesi dell’UE, tra cui Italia, Svezia e Paesi Bassi.

Edda Padovesi

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