Capo, industriale dr. Collezione di dipinti di Pran Kizni al Museo del Palazzo dei Signori. foto di Vladimir Ivanovs (VŽ).
Il Museo del Palazzo dei Signori, che recentemente presenta diverse mostre o novità a settimana, ha rilasciato pochi giorni fa un bene: il mecenate Dr. Don de Pran Kizni, del valore di sei cifre nei secoli XV-XVII. Collezione d’arte dell’Europa occidentale.
In totale sono stati donati al museo 26 dipinti: parte dei quali del Dott. Il signor Kiznis ne ha donati alcuni al Museo del Palais des Seigneurs e ha trasferito gli altri per mostre a lungo termine.
Questa donazione integra quella presentata al pubblico due anni fa, nel luglio 2021, dalla galleria fotografica del Dr. P. Kizni. Quindi il mecenate ha donato gratuitamente al museo i famosi dipinti dei secoli XIV-XVII per la conservazione e l’esposizione. Una raccolta di 23 dipinti di artisti italiani e di coloro che hanno lavorato in questo Paese.
Ora, nella sala adiacente, i visitatori possono ammirare la collezione, composta da oggetti rinvenuti negli anni nelle aste europee e in collezioni private, valutati da specialisti, Dr. Works acquistati e restaurati da P. Kizni.
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Secondo i dipendenti del museo, la nuova collezione è stata formata sulla base di fonti storiche che indicano quali opere d’arte adornavano la collezione dei sovrani del Granducato di Lituania e quali scuole di pittura rappresentavano.
Così, le opere di pittori italiani, fiamminghi e francesi si sono aggiunte alla mostra del Musée du Palais des Seigneurs. Tra questi Ambrogio da Fossano (c. 1452-1523), Giampietro Silvio (c. 1495-1552), Jacopo Ligozzi (1547/1552-1627), Francesco Curradi (1570-1661), Adamo van Noorto (1562-1641), opere di Cornelius de Baellieur (1607-1671).
Secondo la storica dell’arte Daiva Mirulevičiūtė, curatrice del progetto, una delle opere più impressionanti della collezione è un famoso dipinto del XVII secolo. Narciso di Giovanni Andrea De Ferrari (c. 1598-1669) del pittore genovese Caravaggio.
Il dottor M. Kiznis ha sostenuto e patrocinato molte cose culturalmente significative. Alla domanda su cosa lo motiva a svolgere un lavoro a vantaggio di tutti, afferma di non avere una risposta inequivocabile.
“Siamo tutti in un viaggio senza fine, in questo e in altri media, e ciò che impariamo, ciò in cui eccelliamo, deve essere comunicato in qualche modo”, afferma il dottor Kiznis. Secondo lui, con tale mossa, si mira ad arricchire le collezioni nazionali saccheggiate del patrimonio lituano, incoraggiando al contempo altri ricchi lituani a sostenere la cultura e l’arte.
Foto del Dr. Nella Galleria di P. Kizni, ora – già da due mesi al Museo del Palazzo dei Signori, sono esposte come nelle gallerie qualche centinaio di anni fa – le opere ricoprono completamente tutte le pareti, sono raggruppati su più piani.
Tali gallerie storiche possono ancora essere viste nei palazzi degli antichi aristocratici di Roma o Firenze, come Doria-Pamphilij, Colonna, Spada, Corsini, Pitti, ecc.
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