È ora – se non ti piace, tornerai. E allora, risparmiare per un biglietto di sola andata era un grosso problema.
Riesci a immaginare cosa significasse per una persona allora vedere i grattacieli di New York? Non ci impressionano ora. L’abbiamo vista nelle immagini, nei film, l’abbiamo guidata noi stessi e, alla fine, mezzo mondo è stato costruito così. E ancora giriamo la testa per ammirare, per fotografare. E cosa pensavano allora Juozas di Užusalii e Bronelė di Šilėnai?
Non per niente Žemaitė non capiva l’America. Do il mio dito per essere tagliato – sono solo spaventato.
Il libro “Four Winds” dell’autrice americana Kristin Hannah mi è stato regalato dall’editore. Mi hanno offerto di scegliere se stessi e l’ho fatto. Quando scelgo me stesso, 8 volte su 10 busso. Quando mi viene regalato un libro, di solito qualcosa non mi piace, come si dice di questi tempi. I libri sono una cosa intima.
Ad esempio, questo libro, valutato 4,3 stelle su 5 dai lettori della piattaforma Goodreads, è stato scritto per me fin dalle prime righe della descrizione. Ma per questo devi sapere che la colonizzazione degli Stati Uniti, la Grande Depressione, la siccità del XX secolo, le caratteristiche degli immigrati negli Stati Uniti sono la mia debolezza. Nonostante tutte le difficoltà, a volte sogno di riuscire a superare questo grande trasloco. Certo, quella storia d’amore svanirebbe presto se tornassimo indietro di un secolo o due. Ma il pensiero solletica ancora la mia immaginazione con amore.
Il romanzo descrive l’era pre-depressione e l’era della Grande Depressione nello stato del Texas. Il paese, come altri, soffre di siccità, tempeste di sabbia, animali muoiono, uccelli cadono dal cielo e le persone, che finora sono state grate alla terra per una vita piena, stanno vivendo la povertà, persino la fame.
Elsa è cresciuta in una famiglia senza amore che la trattava male. I suoi genitori l’hanno convinta che nessun uomo avrebbe sposato una donna simile. Le dissero che era in cattive condizioni di salute, incapace di vivere in modo indipendente, quindi è cresciuta così: non le era rimasto nemmeno un briciolo di autostima. Ma il desiderio di libertà e amore l’ha spinta ad esplorare il mondo una notte che si è conclusa con un nuovo inizio, l’incontro con un ragazzo di origine italiana. Successivamente, Elsa rimane incinta, la sua famiglia la rinnega e lei ne trova una nuova, una famiglia di uomini, a cui si dedica con gratitudine.
La nostalgia italiana aleggia piacevolmente attraverso il libro: il cibo degli immigrati italiani, la visione del mondo, le ombre della lingua. E i colpi della Grande Depressione e degli elementi naturali sono aspri. La nostalgia e la crudeltà della storia nuotano fianco a fianco. Anche la psicologia: l’incapacità di una donna storpia di sfondare e non credere più a ciò che i suoi genitori non amorevoli le hanno imposto, la silenziosa rassegnazione alla partenza del marito.
L’unica pecca del romanzo è che finisce. Il libro è piuttosto denso e la sensazione era che l’autore non potesse mai fermarsi. Ogni pagina era piena di dettagli e vita, non roba vuota, solo storie, testimonianze, lotte e gioie della vita.
È uno dei migliori libri dell’anno. 5 stelle su 5.
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