Televisione italiana: V. Zelenskyj respinge l’ultimatum “hitleriano” di V. Putin

Venerdì Volodymyr Zelenskyj ha respinto le richieste russe di ritirarsi da quattro regioni dell’Ucraina, definendole ultimatum e paragonando il presidente Vladimir Putin ad Adolf Hitler.

“Questi messaggi sono messaggi di ultimatum… è lo stesso di quello che ha fatto Hitler”, ha detto Zelenskiy, secondo una traduzione italiana in diretta dell’intervista a Sky TG24.

“Il nazismo era già arrivato, e ora ha questa faccia di Putin”.

Il presidente russo ha detto venerdì che Mosca “cesserà immediatamente” il fuoco e aprirà negoziati di pace se l’Ucraina ritirerà le sue forze da quattro aree e abbandonerà la sua candidatura alla NATO.

“Non appena Kiev si dichiarerà pronta, comincerà effettivamente a ritirare le sue truppe e abbandonerà ufficialmente il piano di adesione alla NATO, immediatamente, letteralmente nello stesso momento, cesseremo il fuoco e avvieremo i negoziati”, ha detto V. Putin durante un incontro con la Russia. diplomatici.

Il leader russo ha delineato le sue “condizioni” per porre fine alla guerra alla vigilia della conferenza di pace in Ucraina. La Russia non è invitata alla conferenza organizzata dall’Ucraina e dai suoi alleati in Svizzera.

“Le forze ucraine devono essere completamente ritirate dalle Repubbliche popolari di Donetsk, Luhansk, Kherson e Zaporizhia”, ha detto Putin ai diplomatici a Mosca, riferendosi a due formazioni separatiste nell’Ucraina orientale che sono state dichiarate “repubbliche popolari”.

Il discorso del leader russo è stato trasmesso in televisione.

Questi messaggi sono messaggi di ultimatum… è la stessa cosa che fece Hitler.

La Russia afferma di aver annesso le quattro regioni dell’Ucraina menzionate da V. Putin nel 2022, anche se non le controlla completamente.

V. Putin ha detto che “non esclude la possibilità di mantenere la sovranità ucraina” nelle regioni meridionali di Kherson e Zaporizhia “a condizione che la Russia abbia un forte legame terrestre con la Crimea”.

Gli analisti militari sostengono da tempo che uno dei principali obiettivi di guerra di Mosca potrebbe essere un ponte terrestre tra Russia e Crimea. Ma Putin e altri leader russi in genere cercano di giustificare l’invasione dicendo che stanno difendendo i russi e i russofoni dell’Ucraina orientale dal regime “neo-nazista” di Kiev.

L’Ucraina e l’Occidente respingono queste accuse e affermano che le azioni militari della Russia costituiscono chiaramente un’aggressione di tipo imperiale.

Nel 2014, la Russia ha annesso unilateralmente la penisola ucraina di Crimea, scatenando l’indignazione internazionale e il conflitto armato tra i separatisti sostenuti dalla Russia nell’Ucraina orientale e le forze di Kiev.

Kiev ha affermato che accetterà la pace solo se la Russia si ritirerà completamente dal territorio ucraino riconosciuto a livello internazionale, compresa la Crimea.

Adalberto Russo

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