Salutando il basket, Datome si dice soddisfatto della sua ultima esperienza: “È bello poter scegliere il mio finale”

Il veterano 35enne ha annunciato prima del campionato che avrebbe concluso la sua carriera dopo di esso.

Il cestista è stato accompagnato da applausi e tanti messaggi sentimentali. I tifosi che guardavano la partita nell’arena si sono alzati dai posti per onorare il capitano della Nazionale italiana.

“Grazie a tutti per gli applausi, ho ricevuto spesso gesti simili quest’estate. Tanto amore e rispetto di cui non posso che ringraziarvi. C’era tanta emozione oggi, spero sia per questo che ho giocato così male nei miei minuti. Volevamo finire con una vittoria, anche se la partita non era così importante, i miei compagni hanno lavorato duro per mandarmi fuori vittorioso, ma dopo tanti anni, mi rendo conto che non è la cosa più importante nella vita.

Da capitano sono orgoglioso di quello che abbiamo fatto, abbiamo dimostrato di poter competere ai massimi livelli, solo gli americani sono stati nettamente migliori di noi. Sono grato ai miei compagni per quest’estate, è una sensazione speciale. È stata una delle estati più belle della mia vita. Non posso nemmeno elencare tutti quelli che vorrei ringraziare, avversari, arbitri, giornalisti, tifosi, compagni di squadra, ex compagni, allenatori, ex allenatori… Sono felice e vi ringrazio ancora”, ha detto l’attaccante.

D’accordo con lui anche Gianmarco Pozzecco, allenatore della Nazionale italiana.

“Gigi è una leggenda. È unico. Non merito di essere lì in questo momento epico con Gigi, non ho fatto nulla per esserci, ma sono fortunato. Non lo dimenticherò mai, perché lui è una vera leggenda”, lo stratega ha reso omaggio al suo allievo.

Il veterano si è detto felice di tutte le scelte della sua carriera e dell’opportunità di finirla con la Nazionale.

“Non mi pento di nulla. È stato bello poter scegliere il mio finale, nessuno mi ha obbligato, ero abbastanza in forma per giocare fino alla fine. È il momento giusto per partire. Sono felice perché è così” È raro che i giocatori si ritirino volontariamente e lo facciano nella squadra nazionale, anche come capitano. È un grande onore e mi sento felice, e dopo aver finito la competizione, è la cosa più importante”, ha detto L. Datome.

Parlando della Nazionale italiana, il capitano ha ammesso di non aver raggiunto tutti i suoi obiettivi e quindi i suoi successori avranno l’opportunità di realizzarli.

“Negli ultimi anni, soprattutto alle Olimpiadi, agli Europei e quest’anno, abbiamo dimostrato di appartenere agli otto migliori. All’inizio del campionato non eravamo classificati tra i favoriti, ma siamo entrati tra i primi otto, a volte abbiamo spinto oltre i nostri limiti, i nostri dati fisici o la nostra fisicità, e non siamo arrivati ​​forte perché ci è costato molta energia. Finire così è una bella lezione, abbiamo capito che “Dobbiamo fare di più per raggiungere il medaglie. Abbiamo questo obiettivo perché siamo sempre vicini, ma mai oltre i quarti di finale. Lo faremo in futuro”, ha detto l’italiano.

Adalberto Russo

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