Nel 2017 è stata varata una legge che vietava il trasporto di sabbia, conchiglie o ciottoli dalle spiagge sarde, in quanto classificate come risorse protette. I trasgressori rischiano multe da 500 a 3.000 euro e i tentativi di trasporto di risorse naturali su larga scala possono finire anche in carcere. Sulle spiagge sono stati affissi cartelli con avvertenze in diverse lingue, ma nessuno sta aiutando.
Solo nella prima settimana di settembre di quest’anno, la polizia sarda ha registrato diversi casi di questo tipo. Il personale dell’aeroporto della città italiana di Olbia ha arrestato un cittadino svizzero che ha tentato di prendere una bottiglia di sabbia e un sacco di sassi raccolti sulla spiaggia di Porto Rotondo, e un viaggiatore olandese che aveva un sacco farcito con 3 kg di crostacei.
Un terzo turista è stato arrestato nello stesso aeroporto per aver tentato di rubare pietre dalla spiaggia di Cape Pekora a Buggerru. Tutti i trasgressori rischiano multe da 500 a 3mila. euro.
La dogana dice che rispetto allo scorso anno sono diminuiti i tentativi illegali di rimuovere sabbia, sassi o conchiglie dalle spiagge sarde.
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