Sabato il primo ministro italiano Giorgia Meloni ha indetto le elezioni europee della prossima settimana, che dovrebbero rafforzare le posizioni dei partiti di estrema destra come il suo, come un referendum tra due visioni opposte dell’Europa.
Il partito di estrema destra Fratelli d’Italia di Meloni ha trionfato alle elezioni nazionali del settembre 2022 e spera di ripetere il suo successo alle elezioni del Parlamento europeo che si terranno in Italia l’8 e il 9 giugno.
“Siamo a un punto di svolta ed è come una sorta di referendum tra due visioni opposte dell’Europa”, ha detto a migliaia di sostenitori in una manifestazione nel centro di Roma.
“L’Unione Europea (UE) deve essere un partner degli stati nazionali, non una sovrastruttura che soffoca gli stati nazionali”.
In un discorso di un’ora pronunciato ai partecipanti davanti a uno striscione che recitava: “Con Giorgia, l’Italia sta cambiando l’Europa”, ha affermato che ormai è giunto il momento per cambiamenti simili nell’Unione europea.
“Abbiamo un obiettivo chiaro (…): creare un governo di destra anche in Europa e mandare finalmente all’opposizione la sinistra che ha fatto tanti danni al nostro continente in tutti questi anni”, ha dichiarato.
Siamo a un punto di svolta ed è come una sorta di referendum tra due visioni opposte dell’Europa.
Ha criticato l’UE per essersi concentrata troppo sulla regolamentazione, accusandola di diventare un “paradiso per i burocrati” e un “inferno per gli uomini d’affari”.
I sondaggi mostrano che i partiti europei di estrema destra guadagneranno terreno nel voto europeo, anche se si prevede che i principali partiti resteranno in testa.
Meloni guida una delle due fazioni di estrema destra in Parlamento, i Conservatori e Riformisti europei (ECR).
La seconda è la fazione Identità e Democrazia, che comprende il “Raduno Nazionale” di Marine Le Pen (Marin Le Pen). A questa fazione apparteneva anche il partito di estrema destra Alternativa per la Germania (AfD), ma recentemente ne è stato escluso.
I pareri delle fazioni sono particolarmente divisi sull’atteggiamento nei confronti della Russia: l’ECR di G. Meloni sostiene con forza l’Ucraina, che si difende dalle forze d’invasione di Mosca.
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