Abbiamo scritto molte volte sull’impatto negativo delle leggi sulle auto. Ad esempio, sai perché c’è stato un tempo in cui le auto americane erano odiate con terribili paraurti?
Ecco una piccola storia. Al Salone di Parigi del 1972 viene presentata la bellissima supercar Maserati Merak disegnata da Giorgetto Giugiaro. Un V6 a motore centrale, una silhouette bassa, luci nascoste e linee della carrozzeria eccezionalmente belle fanno della Merak un’auto da sogno.
La Merak era la più piccola delle due supercar Maserati, con la Bora con motore V8 in cima alla gerarchia dei modelli. I concorrenti più vicini della Merak all’epoca erano la Lamborghini Urraco e la Dino 308 GT4, che avevano motori V8 compatti. Introdotta nel 1975, la Merak SS leggermente più potente ha attirato molta attenzione e si è ipotizzato che sarebbe seguita una versione ancora più estrema della supercar. Ma pochi anni dopo fu presentata a Torino la ben più modesta Merak 2000 GT, la stessa vettura con un motore V6 più piccolo da 2,0 litri.
È stato un po’ strano, perché le supercar di solito aumentano di potenza. La Merak 2000 GT non era nemmeno molto più economica: il modello standard da 3,0 litri sembrava la scelta più logica. Tuttavia, all’epoca anche i motori dei rivali di Merak stavano diminuendo, con le nuove Lamborghini Urraco P200 e Dino 208 GT4 equipaggiate anche con motori da 2,0 litri. Che fine hanno fatto le supercar italiane negli anni ’70?
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