Perché i film del regista italiano P. Sorrentino non lasciano nessuno indifferente?

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Alcuni critici cinematografici lo lodano, altri lo odiano e il regista italiano Paolo Sorrentino parla solo dei suoi film. Per l’Oscar “La grande bellezza” (La Grande Bellezza2013), il regista ha ricevuto dal sindaco di Roma la cittadinanza onoraria della città, e la popolare serie “The Young Pope” ha suscitato pareri contrastanti tra i cattolici.

Dal 4 gennaio nei cinema lituani viene proiettato l’ultimo film del regista “Silvio” (Lorò, 2018) sulla politica italiana, anche Silvio Berlusconi non lascia indifferenti. Cosa rende gli spettatori così affascinati dalle opere di un regista che è stato descritto come un genio del cinema?

Vedute spettacolari

Anche gli esteti più esigenti ammirano i film del signor Sorrentino. Le riprese cinematografiche sature di colori intensi sono state paragonate alla tavolozza dei colori del pittore rinascimentale italiano Caravaggio. Per questo siamo grati al compagno di lunga data del regista, Luca Bigazzi, che ha girato quasi tutti i film del signor Sorrentino. Poiché il Vaticano non ha permesso che la serie venisse girata nella sua proprietà durante le riprese di The Young Pope, il regista e il suo team hanno ricreato tutti gli interni dello studio.

Dopo la prima al Toronto Film Festival, i critici cinematografici hanno elogiato L. Bigazzi per la sua fotografia in “Silvio”.

“La cinematografia del cameraman è un caleidoscopio di colori meravigliosi, piacere nudo e voyeurismo. È sia una visione del desiderio che un’orribile vanità”, scrive un recensore per il portale CineVue.

Personaggi grotteschi

Il regista non nasconde la sua ammirazione per il grottesco. Anche i personaggi più carismatici e ricchi dei film di P. Sorrentino sono ritratti attraverso il prisma dell’ironia.

“Penso che lo adoriamo tutti”, ha detto il regista. – Se vedessimo ballare la migliore ballerina del mondo e improvvisamente inciampasse, ricorderemmo tutti il ​​suo errore, non la sua meravigliosa danza. Aspetto che le persone inciampino.

Il protagonista dell’ultimo film del signor Sorrentino “Silvio” non fa eccezione. Silvio Berlusconi, politico vivente circondato da lussuose ville e belle ragazze, diventa agli occhi del regista un vecchio dominato dalle debolezze.

Solo storie da autodidatta

Sorrentino ammette di non essere particolarmente interessato a lavorare con altri sceneggiatori: “Ero uno sceneggiatore prima di diventare un regista, quindi non potevo immaginare che qualcun altro scrivesse le sceneggiature per i miei film”.

Certo, collabora talvolta con lo scrittore Umberto Contarello, con il quale scopre un metodo di scrittura comune. La sua passione per la scrittura è confermata anche dai due romanzi scritti da P. Sorrentino “Ognuno ha diritto” (Hanno tutti ragione2011) e “Aspetti irrilevanti” (Gli aspetti stonano2016).

Trailer del film Silvio:

Adalberto Russo

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