Il 14 novembre Papa Francesco ha ricevuto una delegazione della catena di farmacie Apoteca Natura. Oggi una rete di circa un migliaio di farmacie, principalmente in Italia, ma anche all’estero, si è posta l’obiettivo non solo di trarre profitto dalla vendita di medicinali e altri prodotti, ma anche di raggiungere traguardi più ampi di responsabilità sociale e di bene per la comunità. Per quanto possibile, la rete sceglie la direzione della naturalezza.
“La tua esperienza nel trovare risposte ai problemi di salute in natura ricorda la regione amazzonica. So che capisci molto bene questa giustapposizione. I popoli dell’Amazzonia, come altri paesi del mondo, conservano un ricco patrimonio di terapie e guarigioni naturali, che, purtroppo, si possono perdere anche per la scomparsa delle culture indigene”, ha osservato il Papa. Non si tratta di stregoneria, ma di coniugare una grande conoscenza dell’ambiente e delle sue proprietà con la vita di un individuo, di una famiglia, di un tribù.
Francis era soddisfatto dell’aspirazione della catena di farmacie Apoteca Natura di essere non solo una catena di vendita al dettaglio, ma anche una parte delle comunità locali, promuovendo la comunicazione personale, la conoscenza e la fiducia tra farmacisti e residenti. Questa dimensione umana è molto importante, soprattutto quando il ruolo del medico di famiglia è stato eroso per vari motivi, quando l’assistenza sanitaria ei servizi hanno raggiunto un tale livello di burocratizzazione e digitalizzazione che molte persone anziane o meno istruite sono state emarginate. Certo, le farmacie non possono sostituire il sistema sanitario, ma possono rimediare ad alcune delle sue carenze e rispondere ai reali bisogni delle persone.
Secondo il papa, apprezza gli sforzi della catena di farmacie Apoteca Natura per unire armonia e cura. L’armonia è un principio importante di grande valore spirituale e teologico. Nella natura inanimata e vivente, in tutto il cosmo, si può riconoscere una certa armonia, la traccia del Creatore. Armonia potrebbe anche essere uno dei nomi di Dio.
“Oggi, in un mondo globalizzato e interconnesso, è sempre più evidente il confronto tra due culture: da un lato la cultura del consumismo e dello scarto, una certa forma di nichilismo, e dall’altro la cultura della cura”, ha affermato il Papa. sottolineato, aggiungendo che non possiamo più rimanere distaccati o neutrali. . La denuncia dell’ambiente e dei poveri impone una scelta. La cultura del consumo e dello spreco è diffusa e plasma molte forme del nostro comportamento quotidiano. Allo stesso modo, una cultura della cura è fatta di una serie di piccole e grandi scelte che ognuno deve fare, a seconda del proprio ruolo. Enciclica Laudato si’ è stato un invito ai membri della Chiesa ea tutte le donne e gli uomini di buona volontà a scegliere consapevolmente e deliberatamente una cultura della cura. L’approccio della catena di farmacie Apoteca Natura nel suo lavoro, secondo il papa, gli sembra anche corrispondere alla logica della cura e dello stile di vita, riconoscendo i principi dell’individuo e del bene comune, creando un’economia diversa. (RK/Vatican News)
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