Ha aggiunto, secondo una persona presente in sala, che l’italiano aveva compiuto “un’operazione politica maledettamente buona”.
Da quando è entrato in carica lo scorso febbraio, Draghi ha stabilizzato la politica vacillante dell’Italia, reso il populismo antiquato e assicurato un percorso verso i mercati internazionali con le riforme tanto necessarie finalmente approvate e misure severe per gestire il coronavirus.
Ha trasformato un paese il cui caos politico è stato spesso deriso in un leader sulla scena europea e ha reinstillato negli italiani un senso di orgoglio e forza nazionale.
Ma ora, inaspettatamente, gli italiani affrontano la possibilità che Draghi, l’ex presidente della Banca centrale europea ampiamente accreditato per i suoi sforzi per salvare l’euro, possa dimettersi dalla carica di primo ministro.
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