L’UE difende il viaggio di Borrell in Marocco legato allo scandalo della corruzione

Poiché al momento non ci sono “prove” di illeciti, è previsto un viaggio programmato dal capo della politica estera dell’UE Josep Borrell per giovedì e venerdì, ha detto il suo portavoce.

“Nessuno ha ufficialmente dichiarato che il Marocco come paese è legalmente colpevole e che qualsiasi contatto internazionale con il Marocco dovrebbe essere evitato”, ha detto il portavoce di Borrell, Peter Stano.

Lo scandalo è scoppiato il mese scorso quando la polizia belga ha fatto irruzione in diversi indirizzi di alcuni legislatori e personale del Parlamento europeo, lobbisti e capi di organizzazioni non governative.

1,5 milioni sono stati trovati durante le ricerche. euro in contanti. Si trattava presumibilmente di tangenti destinate a influenzare le decisioni del Parlamento europeo.

Il Qatar nega qualsiasi addebito e la questione è ancora oggetto di indagine da parte delle autorità belghe.

Quattro sospetti sono stati arrestati, tra cui l’eurodeputata greca Eva Kaili. Non poteva avvalersi dell’immunità parlamentare perché il giudice ha concluso che era stata colta in flagrante.

E. Kaili, che è stata rimossa dall’incarico di vicepresidente del parlamento dopo il suo arresto, si dichiara innocente.

Tramite il suo avvocato, ha detto di non sapere nulla dei 150.000 euro trovati nella sua casa in Belgio.

Il suo partner italiano Francesco Giorgi, deputato europeo, avrebbe confessato ai pubblici ministeri belgi, che sospettano anche un coinvolgimento marocchino nel caso.

“Paese partner importante”

I membri del Parlamento europeo hanno espresso preoccupazione per il possibile ruolo del Marocco in uno scandalo di corruzione dopo che i giornali belgi hanno coperto il caso.

La questione ha gettato un’ombra sulle altre istituzioni dell’UE e ha portato i media a dare un’occhiata più da vicino ai commissari e agli alti funzionari dell’UE che si sono recentemente occupati di Qatar e Marocco.

Stano ha affermato che il caso “è nelle mani dei tribunali belgi” e “abbiamo piena fiducia” nel loro lavoro di indagine sulle accuse.

Intanto “il Marocco è un Paese partner molto importante” per l’Unione Europea, che vuole sviluppare con esso un partenariato, ha affermato.

Il Sig. Stano ha aggiunto che il Sig. Borrell “solleverà anche questioni che ci preoccupano” durante la visita.

I quattro sospetti arrestati in Belgio sono: E.Kaili, F.Giorgi, l’ex eurodeputato italiano Pier Antonio Panzeri e Niccolo Figa-Talamanca, capo di un’organizzazione non governativa italiana sospettata di effettuare pagamenti a deputati europei.

Sono stati accusati di “associazione a delinquere, corruzione e riciclaggio di denaro”.

La Grecia e l’Italia hanno avviato le proprie indagini sulle accuse di corruzione.

La Presidente del Parlamento, Roberta Metsola, cerca di presentare questo scandalo come un attacco esterno alla democrazia europea.

Ha anche promesso riforme per ripulire l’istituzione, compreso il rafforzamento delle protezioni per gli informatori, il divieto di tutti i “gruppi di amicizia informali” con governi stranieri e un controllo più rigoroso delle finanze dei parlamentari.

Adalberto Russo

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