Le Nazioni Unite hanno votato per chiedere alla Russia di ritirare le sue truppe dall’Ucraina: la Cina si è astenuta
Giovedì le Nazioni Unite hanno votato in modo schiacciante a favore del ritiro “immediato e incondizionato” delle sue truppe dall’Ucraina da parte della Russia, chiedendo una pace “giusta e duratura” alla vigilia del primo anniversario della guerra.
All’Assemblea generale delle Nazioni Unite, 141 membri hanno approvato la risoluzione, che ribadisce il sostegno alla sovranità e all’integrità territoriale dell’Ucraina. Sette paesi hanno votato contro e 32 si sono astenuti. Tra questi ultimi c’erano Cina e India.
Sebbene il voto non sia legalmente vincolante, ha mostrato il sostegno di cui gode Kiev in tutto il mondo mentre la guerra infuria da quasi un anno, con la Russia che occupa vaste aree dell’Ucraina ed entrambe le parti che si preparano a intensificare i combattimenti in primavera.
Il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Gutteres ha aperto mercoledì una sessione speciale dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite per esaminare una risoluzione che condanna l’invasione dell’Ucraina da parte di Mosca il 24 febbraio 2022.
“Questa invasione è un insulto alla nostra coscienza collettiva”, ha detto António Guterres.
Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba ha aperto il dibattito dicendo ai delegati che li attendeva un momento decisivo.
“Mai nella storia recente il confine tra il bene e il male è stato così netto. Un paese vuole solo vivere. L’altro vuole uccidere e distruggere”, ha detto.
“La Russia può e deve fermarsi domani”, ha detto a favore della risoluzione il ministro degli Esteri francese Catherine Colonna durante la seconda giornata di dibattito.
“Questa guerra guidata dalla Russia è affare di tutti perché minaccia l’esistenza dello stato perché è un programma dominante e imperialista e nega l’esistenza dei confini”, ha detto.
“Non dovremmo incontrarci qui il prossimo anno per celebrare il secondo anniversario di questa insensata guerra di aggressione”, ha detto il ministro degli Esteri giapponese Yoshimasa Hayashi, che ha anche appoggiato la risoluzione.
La risoluzione, sostenuta dagli stretti alleati di Kiev, esprime sostegno alla sovranità e all’integrità territoriale dell’Ucraina, chiede la fine immediata delle ostilità e chiede alla Russia di “ritirare immediatamente, completamente e incondizionatamente” le forze del suo Paese.
Ma il rappresentante delle Nazioni Unite di Mosca Vasiliy Nebenzia ha definito l’Ucraina un paese “neonazista” e ha accusato l’Occidente di sacrificare il paese e il mondo in via di sviluppo per sconfiggere la Russia.
“Sono pronti a spingere il mondo intero sull’orlo della guerra” pur di mantenere la loro “egemonia”, dichiarava V. Nebenzia.
Il capo della politica estera dell’Unione europea, Josep Borrell, ha respinto le accuse.
“Voglio sottolineare: questa guerra non è una ‘questione europea’. Né è una questione ‘Occidente e Russia’”, ha detto J. Borrell all’Assemblea Generale.
“No, questa guerra illegale colpisce tutti: nord, sud, est e ovest”, ha detto.
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