Lo scultore A. Voloshko e un’altra visione del mondo

La famosa artista ucraina Anna Voloshko si presenta alla gente di Kaunas: la sua mostra di sculture “Metamorfosi” è stata aperta alla Galleria del Parco. Un’esposizione sottile, combattiva, ma allo stesso tempo gentile, sorprende non solo per la sua professionalità, ma anche per l’abbondanza di spunti filosofici.

L’artista nata a Kiev afferma di essersi interessata all’arte fin dalla tenera età e all’età di quattro anni sapeva già che sarebbe diventata una scultrice. Dopo essersi diplomata alla Taras Shevchenko Republican Art School, A. Voloshko ha continuato i suoi studi presso l’Accademia Nazionale di Belle Arti e Architettura, dipartimento di scultura. Dal 1996 Le opere dell’artista, che partecipa attivamente a mostre, fanno parte di collezioni private in Ucraina, Lituania, USA, Italia, Russia, Ungheria, Polonia, Svizzera, Germania.

Nelle opere si riconosce lo spirito dei tempi e si evidenziano riflessioni filosofiche sulla fragilità dell’essere e sulla forza interiore.

Nella mostra “Parko Galerija” si possono vedere oggetti di scultura rotonda, in cui si dispiega lo sguardo dell’artista sul mondo, ricco di metafore. Le opere dell’A. Voloshko è influenzato dai classici, grazie ai quali le sculture da camera trasmettono il concetto di eternità, l’armonia di materiali preziosi e composizione in modo tale che la sintesi di bellezza e domande esistenziali sia chiaramente comprensibile per ogni spettatore.

“Cacciatore solitario”. / Foto degli organizzatori.

Le opere d’arte interrogano, sorprendono con espressioni metaforiche, sottolineano le metamorfosi e il tema dell’esistenza della vita. Ognuno di loro è un importante pensiero in codice o addirittura un messaggio politico. La cura, l’attenzione ai minimi dettagli mostra l’atteggiamento dell’autore nei confronti del lavoro in corso: non ci sono elementi non importanti, né luoghi non importanti.

Le sculture possono essere osservate da tutti i lati, conoscendo così l’opera e permettendole di parlare lingue diverse. Ciascuna delle sue parti può essere rivelata come un’unità con la composizione o come un’unità separata che trasporta informazioni uniche.

Nelle opere si riconosce lo spirito dei tempi e si evidenziano riflessioni filosofiche sulla fragilità dell’essere e sulla forza interiore.

“Il conquistatore del cielo”./Foto degli organizzatori.

Alcune opere parlano di lotta, forza d’animo e determinazione. “Lonely Huntress” è un riferimento allo spirito indistruttibile e potente di una donna, una dea della caccia visualizzata. L’opera riflette la classica scultura figurativa, mentre il vicino stile “Shout” richiama a prima vista l’immagine di una donna potente che può essere un’impavida difensore e aggressore – lo spettatore è libero di interpretare. Sebbene l’autrice stessa non nomini il genere del personaggio dell’opera, affermando che ognuno può trovare un significato vicino a se stesso, si nota non solo il motivo femminista, ma anche la trama delle creature mitiche. L’allegoria delle Amazzoni è facilmente riconoscibile e, a un esame più attento, la sagoma di un cavallo e di un uomo intrappolati in una scultura dinamica comincia ad assomigliare alla linea del corpo di un centauro.

“Il prezzo dell’evoluzione”. / Foto degli organizzatori.

Uno sguardo filosofico si fa sentire nel libro “Il prezzo dell’evoluzione”. L’opera dal titolo simbolico rappresenta un pesce il cui corpo è costituito da bossoli raccolti nel campo di guerra della Crimea dopo le annessioni del 2014. L’autore chiede silenziosamente: è questo il prezzo dell’evoluzione?

Un approccio sensibile e profondo al mondo permette all’arte di toccare il cuore e la mente dello spettatore. La personificazione è un altro aspetto caratteristico dell’opera di A. Voloshko, visto raramente in Lituania. La mostra è piena di personaggi animali che incarnano attività umane: bere caffè, condurre un combattimento tra samurai o suonare jazz. Questo strumento stilistico conferisce alla mostra un carattere giocoso e uno sguardo esotico all’opera.

“Un boccone delizioso.” / Foto degli organizzatori.

L’esposizione ha una linea lirica, un riferimento ai sogni, un motivo familiare di tenerezza, che parla dello stato calmo di una persona. Il concept poliedrico e diversificato della mostra rivela la professionalità dell’artista, e le metafore e i riferimenti alle metamorfosi di ognuno di noi – le possibilità e le aspirazioni – ci permettono di conoscere l’arte della scultura in modo nuovo. .


Che cosa? Mostra “Metamorfosi”.

O? Nella galleria del parco.

Quando? aperto fino al 16 marzo

Foto degli organizzatori.

Calvino Bianchi

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