La procura di Milano sostiene che Apple non ha pagato tasse per un importo di 206 milioni di euro nel 2010. euro, e l’anno prossimo – per 853 milioni. euro.
Secondo dati non ufficiali, Apple ha riportato parte dei suoi profitti in Italia attraverso la divisione irlandese – Apple Sales International, che ha permesso di ridurre i pagamenti al bilancio italiano.
La stessa Apple afferma che le sue azioni sono legali. Nel comunicato della società si ricorda che le autorità italiane hanno controllato le dichiarazioni dei redditi degli anni 2007, 2008 e 2009 e non hanno riscontrato irregolarità. Apple è fiduciosa che lo studio attuale riporterà gli stessi risultati.
Per pagare meno tasse l’Irlanda non usa solo Apple, ma anche Google, Starbucks, Yahoo! e altre famose aziende internazionali. Usano il “doppio schema irlandese”. Secondo lei, la società principale ha diverse filiali in paesi con tassazione preferenziale. Definiscono i diritti di proprietà intellettuale. Le filiali acquisiscono una licenza costosa in Irlanda e poi gestiscono l’attività principale. In questo caso viene tassato solo il reddito corrispondente alla differenza tra l’utile e il pagamento delle licenze.
In Irlanda è da tempo allo studio la possibilità di introdurre una riforma del sistema fiscale, che chiuderebbe le cosiddette “terre” alle multinazionali. Attualmente, tale accordo fiscale è considerato legale.
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