L’isola della Sardegna intende indire un referendum e separarsi dall’Italia

Il referendum nella regione autonoma italiana della Sardegna, che comprende l’intera isola mediterranea della Sardegna, si terrà online. I suoi organizzatori esistono dal 1921. Partito Sardo d’Azione Attivo (Sard. Partidu Sardu, PSdAz).

Circa un milione di sardi parlano il sardo, una lingua romanza.

John Hills, segretario del Partito Sardo d’Azione, ha dichiarato: “Chiederemo semplicemente al popolo sardo se vuole l’indipendenza. La loro opinione è importante. Pensiamo che oggi l’indipendenza sia una cosa molto importante, vogliamo scoprire qual è la volontà del popolo”.

Gli organizzatori del referendum suggeriscono che la Sardegna custodisce le tradizioni e i valori della sua regione e si separa dall’Italia.

Il quesito referendario sarà discusso in Consiglio regionale sardo il 27 marzo.

“Se agli isolani sarà permesso di indire un referendum, dovranno rispondere ad una sola domanda: ‘Vuoi che la Sardegna diventi uno stato indipendente?'”, ha detto Hills.

Secondo un sondaggio del 2012 dell’Università di Cagliari (Casteddu), capoluogo della Sardegna, il 40% della popolazione della regione vorrebbe la secessione dall’Italia. Al voto parteciparono allora 6.000 persone, di cui circa un decimo espressero il desiderio che la Sardegna si separasse non solo dall’Italia, ma anche dall’Unione Europea.

Intanto il movimento politico separatista Canton Marittimo, con sede in Svizzera, propone che la Sardegna faccia parte della Svizzera, anche se l’isola dista mille chilometri da quel Paese.

Edda Padovesi

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