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Il cardinale Matteo Zuppi, inviato di pace di Papa Francesco in Ucraina, visiterà Pechino questa settimana, ha annunciato martedì il Vaticano.
Questo viaggio, che durerà da mercoledì a venerdì, “costituisce una nuova tappa nella missione voluta dal Papa per sostenere le iniziative umanitarie e trovare percorsi che possano portare ad una pace giusta”, ha affermato il Vaticano.
Il rapporto non menziona direttamente la guerra in Ucraina.
Dopo le tappe della missione di pace a Kiev, Mosca e Washington, interrogato sulle aspettative della nuova missione a Pechino, Zuppi ha notato con umorismo che tutti sanno bene che il ritmo della Santa Sede e della Cina è lento.
La pace richiede l’impegno di tutti, ma la pace non è qualcosa che può essere imposta da chiunque: la pace deve essere quella che gli ucraini scelgono, ma accompagnata da garanzie, impegno e sforzo di tutti, ha sottolineato l’inviato pontificio per la pace in Ucraina.
Zuppi, che presiede la conferenza episcopale italiana, è stato incaricato da Francis, 86 anni, a maggio di guidare una missione di pace per porre fine alla guerra. All’inizio di quest’anno, Zuppi ha visitato Mosca e Kiev, oltre agli Stati Uniti. Il cardinale è arrivato a Kiev a giugno, dove ha incontrato il presidente Volodymyr Zelenskyj.
Tre settimane dopo si è recato a Mosca, dove ha incontrato la commissaria russa per i diritti dei bambini Maria Lvova-Belova, che è oggetto di un mandato di arresto da parte della Corte penale internazionale (CPI) per l’espulsione illegale di bambini ucraini verso la Russia.
A luglio, Zuppi ha incontrato il presidente degli Stati Uniti Joe Biden. Si è parlato delle iniziative umanitarie del Vaticano in Ucraina.
Il 67enne funzionario ecclesiastico è stato eletto l’anno scorso alla guida della Conferenza episcopale italiana ed è membro di Sant’Egidio, un ente di beneficenza cattolico specializzato in diplomazia e sforzi di pace.
La Cina è il principale alleato internazionale della Russia, ma ha anche intensificato la diplomazia con l’Ucraina e si è astenuto dal sostegno militare a Mosca.
Papa Francesco ha costantemente chiesto la pace in Ucraina, anche se è stato criticato per non aver indicato Mosca come aggressore durante i primi mesi dell’invasione russa.
Informazioni BNS e Vatican News
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