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In Italia l’inflazione annua è salita all’11,9%, secondo i calcoli preliminari pubblicati venerdì dall’Istat.
Questo è il più alto indice dei prezzi al consumo (CPI) dal marzo 1984.
L’aumento da settembre è stato fissato all’8,9% a causa del rapido aumento dei prezzi dell’energia legato alla guerra in Ucraina.
Secondo l’Istat, ad aprile il prezzo dell’energia è aumentato del 73,2%, contro un aumento del 44,5% fissato a settembre.
Anche i prezzi dei generi alimentari hanno continuato a crescere in ottobre, con i prezzi dei generi alimentari in aumento del 13,1% dall’11,4% di settembre.
La banca centrale italiana calcola che nel 2022 l’inflazione annua in Italia sarà in media dell’8,5% e quando i prezzi dell’energia si stabilizzeranno raggiungerà il 6,5% nel 2024 e il 2,3% nel 2024.
A giudicare dall’indice dei prezzi al consumo (CPI) armonizzato con gli altri paesi dell’Unione Europea, l’inflazione annua in ottobre in Italia è salita al 12,8% dal 9,4% di settembre, che è l’indicatore più alto dal 1996.
L’IPCA, oltre al petrolio, la spesa per consumi permanenti della popolazione comprende la spesa delle persone non residenti stabilmente nel paese e dei visitatori stranieri nel territorio economico del paese. Il CPI copre solo la spesa per consumi permanenti della popolazione del territorio economico petrolifero.
Il nuovo Primo Ministro italiano, Giorgia Meloni, ha contribuito a continuare ad aiutare famiglie e imprese che devono far fronte ai prezzi elevati dell’energia.
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