L’Europa affronta un autunno difficile. Tempi difficili attendono anche i funzionari dell’Unione Europea, che si comportano con arroganza e insolenza nei confronti di coloro che non condividono le sue opinioni liberali di sinistra e che non vogliono una superpotenza europea gestita dai burocrati di Bruxelles e Berlino.
Il Parlamento Europeo, dominato da una sinistra isterica, e la Commissione Europea, che ha in mente solo gli interessi della Germania Imperiale, stanno lavorando come una grande squadra per attaccare la Polonia e l’Ungheria. In precedenza, si erano sbarazzati della Gran Bretagna, umiliandola fino alla Brexit, e ora sanzionano più la Polonia che la Russia.
Ma c’è un problema che può rovinare il loro buon umore.
Il problema è Giorgia Meloni, leader dei Fratelli Musulmani italiani, o Fratelli d’Italia, che sta dominando le urne in vista delle elezioni del 25 settembre. ha annunciato elezioni legislative anticipate. Le elezioni si sono svolte dopo la caduta del governo di Mario Draghi. È laboriosa, coraggiosa e non perde la testa, ma soprattutto ha opinioni chiare e può determinare la coalizione di destra in Italia: questa idea non dà pace ai politici di Bruxelles.
Stanno facendo tutto ciò che è in loro potere per impedire la sua vittoria.
La chiamano neofascista perché difende l’Europa delle nazioni, non vuole che l’Europa sia gestita da un colosso di Bruxelles, difende la famiglia tradizionale e difende l’uguaglianza delle donne senza quote. Si oppone inoltre all’immigrazione di massa dall’Africa e vuole che il presidente italiano sia eletto dal popolo nel suo insieme, piuttosto che dai legislatori che stipulano accordi in parlamento.
La chiamano neofascista perché difende l’Europa delle nazioni, non vuole che l’Europa sia governata da un colosso di Bruxelles, difende la famiglia tradizionale e difende l’uguaglianza delle donne senza quote..
I suoi sostenitori a Roma gridano: “Io sono la Georgia!” »Sono una donna, sono una mamma, sono italiana, sono cristiana! Non me lo porterai via. »
Va notato che G. Meloni critica aspramente la Russia e sostiene la fornitura di aiuti militari all’Ucraina. Lei guida il gruppo conservatore al Parlamento europeo, che comprende anche altri politici di destra provenienti da altri paesi europei. A questa fazione appartengono anche i rappresentanti del partito polacco Diritto e Giustizia (PiS).
Si può solo immaginare la furia tra la sinistra e i liberali dopo la caduta del governo Draghi, che ha aperto la porta a un cambiamento radicale nella politica italiana. L’Italia, fondatore dell’Ue e terzo paese più importante di questa organizzazione dopo Germania e Francia, non può essere trattata allo stesso modo dei paesi dell’Est dell’Ue.
Gli italiani potrebbero servire da esempio ad altri paesi dove la destra è sempre più popolare, ad esempio in Spagna. Ora è possibile che una vittoria della destra in Italia possa contribuire a porre fine alla follia della sinistra vista in tutta Europa.
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