Giovedì sera la più alta corte italiana ha confermato la pena detentiva dell’ex primo ministro Silvio Berlusconi, anche se la sua prima vera condanna potrebbe mandare in frantumi la fragile coalizione di governo.
La Corte di Cassazione, esaminando l’ultimo appello possibile del 76enne magnate dei media, ha confermato la sua condanna a quattro anni di reclusione, commutata in un anno di amnistia, per frode nell’acquisizione dei diritti di trasmissione del suo impero mediatico. , Mediaset.
Altre tre persone sono già state condannate per questo caso di frode fiscale.
Per applicare la sentenza il Senato dovrà prima votare la revoca dell’immunità giudiziaria di S. Berlusconi. Questo processo può richiedere settimane o addirittura mesi.
Se i senatori non saranno favorevoli a Silvio Berlusconi, che è stato quattro volte primo ministro, avrà la possibilità di non andare in prigione a causa della sua età avanzata, ma in questo caso dovrà prestare servizio civile o scontare la pena detentiva sotto supervisione. Fermare.
Si teme inoltre che la sentenza possa portare ad una crisi all’interno del governo, portando alla difficile coalizione tra il Partito Democratico (PD) di centrosinistra di Enrico Letta e il Popolo della Libertà (PDL) di centrodestra di Berlusconi, e che possa ravvivare l’incertezza all’interno del paese terzo. l’economia dell’Eurozona con potenziali implicazioni in tutto il blocco.
Un gruppo di oppositori di S. Berlusconi, riunito davanti al tribunale, ha applaudito l’annuncio dell’approvazione della sua pena detentiva.
Un attivista ha aperto una bottiglia di champagne mentre altri hanno mostrato una foto del magnate dietro le sbarre tormentato dallo scandalo con le parole: “Vogliamo che Berlusconi sia così”.
Intanto i sostenitori di S. Berlusconi, nella sua lussuosa residenza romana, hanno abbassato le bandiere e hanno smesso di scandire “Silvio, Silvio!”.
“Berlusconi è morto”, ha detto Beppe Grillo, leader del partito anti-establishment Movimento Cinque Stelle.
“La sua convinzione è come la caduta del muro di Berlino nel 1989”, ha aggiunto il leader carismatico sul suo blog.
Guglielmo Epifani, capo del Partito democratico di centrosinistra, ha affermato che la sentenza va “rispettata e attuata”.
La Corte ha però rinviato alla corte d’appello l’altra parte della sentenza pronunciata contro S. Berlusconi, secondo la quale all’ex presidente del Consiglio sarebbe stato imposto l’interdizione temporanea dall’esercizio delle funzioni di deputato per cinque anni.
“Il tribunale ha annullato la sentenza d’interdizione dai pubblici uffici e… ha dichiarato irrevocabili le altre parti della sentenza”, ha detto il giudice Antonio Esposito.
Lo stesso Berlusconi ha detto in un’intervista pubblicata domenica che sceglierebbe l’ergastolo se la sua condanna per frode fiscale fosse confermata e che non accetterebbe l’opzione di una pena più leggera per le persone di età superiore ai 70 anni.
«Non andrò in esilio e non accetterò di essere affidato ai servizi sociali, come se fossi una specie di criminale da rieducare», ha dichiarato S. Berlusconi al quotidiano “Libero”.
Il miliardario ha detto che rifiuterà anche di approfittare della politica italiana che consente agli anziani di scontare la pena agli arresti domiciliari.
“Non dormo da un mese. Mi sveglio di notte, guardo il soffitto e penso a quello che mi hanno fatto”, ha detto il magnate dei media, che ha combattuto una serie di problemi legali durante la sua carriera politica e che accusa i giudici di sinistra di volere una vendetta personale contro di lui.
“Ho quasi 78 anni e avrei diritto agli arresti domiciliari, ma se (finalmente) mi giudicano colpevole, se accettano questa responsabilità, andrò in prigione”, ha detto al quotidiano di centrodestra.
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