La nave Sea-Watch 3 è entrata nelle acque territoriali italiane

Mercoledì la nave della ONG Sea-Watch 3, con a bordo decine di migranti soccorsi, si è diretta verso l’isola di Lampedusa.

La decisione è arrivata nonostante le minacce del ministro dell’Interno italiano Matteo Salvini di imporre ingenti multe. Il capitano della nave ha deciso di sfidare il divieto del governo romano che vietava alla nave di migranti di entrare nelle acque territoriali italiane.

“Abbiamo deciso di entrare nel porto di Lampedusa”, ha detto su Twitter il capitano della nave, citato dall’organizzazione Sea-Watch. – So che è rischioso, ma i 42 rifugiati salvati sono esausti. Li consegneremo in un ambiente sicuro. »

I siti web di sorveglianza marittima hanno mostrato che dopo 14 giorni di viaggio avanti e indietro lungo la costa dell’isola meridionale italiana, la nave era effettivamente entrata nelle acque territoriali italiane.

Salvinis ha tentato di vietare a una nave di proprietà olandese di entrare nei porti italiani chiusi ai migranti.

Una nave di beneficenza tedesca è stata abbandonata in mare La Sea-Watch 3, che trasportava 42 migranti salvati, non è stata autorizzata a raggiungere il porto ed è quindi andata alla deriva senza meta per due settimane.

Foto EPA-ELTA.

Adalberto Russo

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