Quest’anno avrebbe festeggiato il suo novantesimo compleanno. Contava molto meno solo il destino di uno degli interpreti più talentuosi del XX secolo: DALIDA (1933-1987) lasciò questo mondo a soli cinquantaquattro anni.
Possiamo immaginare che in occasione dell’anniversario si sarebbe aspettata un concerto composito. Sono coperti i dischi più famosi: 38 album in studio e quasi 700 brani ti permettono di scegliere. Copertine di riviste, interviste. In ogni caso, la sua controparte Yoko Ono continua a far sentire la propria voce, sorprendendo fan e irritando haters. Sophia Loren ha interpretato il ruolo principale nel dramma “La vita è sempre avanti” tre anni fa. Gina Lollobrigida, poco più grande, si occupava di divorzi religiosi. Dalida, ovvero Iolanda Cristina Gigliotti, figlia di una sarta e di un violinista, fu meno fortunata.
Anche se non importa come la giudichi: è riuscita a essere allo stesso tempo la reginetta di bellezza d’Egitto, l’aspirante ragazza che ha conquistato Parigi e l’erede di Edith Piaf – così veniva chiamata non solo da fan e giornalisti, ma anche dalla stessa regina della canzone, che venne addirittura al concerto della giovane artista quando era malata. Per i ricchi e i poveri. La preda degli uomini e la divoratrice di cuori. Inoltre, vivere così tante disgrazie basterebbe per diverse storie strazianti. D’altra parte, ci sono canzoni che sono ancora commoventi. Stile degli occhi e trucco imitati dalle donne della loro generazione. Migliaia di persone si sono riunite per salutarla: il fan club di Dalida è considerato il primo nella storia della musica pop. E infatti per lei sono nati i premi italiano e francese: album di diamanti assegnati ad artisti che hanno venduto 500 milioni di dischi. Fino ad allora tali cifre erano sconosciute.
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