La destra italiana è d’accordo: sosterrà S. Berlusconi nelle elezioni presidenziali

Silvio Berlusconi. Foto di Flavio Lo Salzo (Reuters/Scanpix).

I partiti di destra italiani hanno concordato venerdì di sostenere l’ex primo ministro e magnate dei media Silvio Berlusconi nella sua candidatura a capo di stato, alla vigilia del voto parlamentare.

L’annuncio è arrivato 85 anni dopo l’incontro di Berlusconi con Matteo Salvini, leader della Lega di estrema destra italiana, e Giorgia Meloni, leader della Fratellanza italiana di estrema destra.

Il partito, che si definisce un blocco di centrodestra, ha affermato in una dichiarazione congiunta che il presidente italiano rappresenta l’unità nazionale, sottolineando l’importanza dell’autorità, dell’equilibrio e del prestigio internazionale.

I leader della coalizione concordano sul fatto che Silvio Berlusconi sia la persona giusta per assumere questa posizione in questa difficile situazione, con l’autorità e l’esperienza che gli italiani meritano e si aspettano, afferma il comunicato.

S. Berlusconi è stato tre volte presidente del Consiglio dal 1994 al 2011, in rappresentanza di Forza Italia.

I suoi sostenitori hanno già chiarito che il politico cercherà di sostituire Sergio Mattarell, che completerà il suo mandato di sette anni come presidente italiano il 3 febbraio.

Più di 1.000 senatori, parlamentari e rappresentanti regionali inizieranno l’elezione del nuovo presidente a scrutinio segreto il 24 gennaio e l’intero processo dovrebbe durare diversi giorni.

Anche il presidente del Consiglio Mario Draghi ha parlato della sua volontà di assumere la carica di presidente, sebbene non abbia fatto annunci ufficiali.

Un anno dopo essere stato nominato capo di un fragile governo di unità nazionale con l’aiuto di Mattarella, Draghi, ex capo della banca centrale apartitica, potrebbe perdere il lavoro alle elezioni del 2023.

Il presidente italiano svolge principalmente un ruolo rappresentativo, ma ha una grande influenza politica, in particolare fungendo da arbitro di fronte alle crisi.

Molti analisti ritengono che S. Berlusconi non abbia alcuna possibilità di ricoprire la carica di presidente. La sua salute era peggiorata negli ultimi anni. Inoltre, i tribunali stanno ancora indagando sui casi intentati contro l’ex primo ministro in relazione ai famigerati partiti sessuali noti come bunga bunga.

Tuttavia, ha chiarito che se Draghi fosse diventato presidente, Forza Italia lascerebbe il governo.

Ciò è necessario perché la coalizione, composta da tutti i principali partiti italiani, ad eccezione del partito di G. Meloni, si tenga e siano indette elezioni anticipate.

Per essere eletto, il nuovo presidente deve raccogliere almeno i due terzi dei voti nei primi tre turni o, successivamente, la maggioranza assoluta.

L’economia italiana si sta riprendendo da una recessione indotta dalla pandemia nel 2020 e il governo prevede di ricevere quasi 200 miliardi di euro nei prossimi anni. Eur i Fondo europeo per la ripresa economica. Tuttavia, per ricevere i prestiti, devono essere attuate le riforme richieste da Bruxelles.


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