Il tribunale italiano continua il processo contro la relazione sessuale del Primo Ministro dopo il fallimento della coalizione nelle elezioni locali

Il processo è ripreso il giorno dopo la schiacciante sconfitta della coalizione di centrodestra al governo nelle elezioni locali.

S. Berlusconi non si è presentato personalmente all’udienza, nella quale i suoi avvocati intendevano presentare diverse denunce e contestare il diritto del tribunale di Milano a conoscere del caso.

Il primo ministro, 74 anni, è accusato di aver pagato l’anno scorso per avere rapporti sessuali con la marocchina Karima El Mahroug, soprannominata “Rubi la ladra di cuori”. La ragazza all’epoca aveva 17 anni.

Il politico è accusato anche di abuso di potere quando avrebbe fatto pressioni sulla polizia affinché rilasciasse Karim, arrestato per presunto furto.

S. Berlusconi nega tutte le accuse e sostiene che i pubblici ministeri hanno collaborato contro di lui.

Rischia fino a 12 anni di carcere, ma è improbabile che il primo ministro sia dietro le sbarre anche se condannato perché l’Italia prevede eccezioni per le condanne contro gli over 70.

Questa udienza è solo la seconda di un caso iniziato ad aprile, ma è arrivato in un momento molto scomodo per il politico miliardario. Il partito Popolo della Libertà di Berlusconi ha subito un’umiliante sconfitta lunedì alle elezioni locali che hanno visto la sinistra salire al potere a Milano, città natale del primo ministro, per la prima volta in 18 anni.

Adalberto Russo

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