Pochi giorni dopo aver stretto un patto con il Pd di centrosinistra, la forza politica Azione si è ritirata, dicendo che non poteva funzionare con la sinistra portata a rafforzare l’alleanza.
“Non si può spiegare [rinkėjams]che per difendere la costituzione facciamo un patto con persone che sappiamo non governeremo mai”, ha detto al Corriere della Sera Carlo Calenda, leader dell’Azione moderata.
I sondaggi mostrano che il Partito Democratico dell’ex Presidente del Consiglio Enrico Letta ei Fratelli d’Italia di Giorgio Meloni, di origine neofascista, sono legati per le elezioni politiche del 25 settembre.
Ma il sistema politico italiano favorisce le coalizioni, e mentre Meloni ha una forte alleanza con la Lega anti-immigrazione di Matteo Salvini e Forza Italia di Silvio Berlusconi, Letta lotta per unire disparati partiti progressisti.
E. Letta ha accusato C. Calenda di non voler scendere a compromessi con nessuno ed era anche arrabbiato perché l’ex presidente del Consiglio Matteo Renzi, leader del partito Italia Viva, si fosse rifiutato di unirsi alla sua alleanza.
“E’ un modo per aiutare Meloni e Salvini”, ha detto Letta a La Stampa, aggiungendo che le trattative ormai sono terminate e che si concentrerà sulla campagna elettorale.
Letta ha annunciato sabato l’intesa con i partiti di sinistra Sinistra Italiana e i Verdi Europa Verde, nonché con il nuovo partito Impegno Civico del ministro degli Esteri Luigi Di Maio.
Di Maio ha recentemente lasciato il movimento populista Five Star (M5S), che ha trionfato alle elezioni del 2018 ma da allora ha subito un’ondata di defezioni e un calo del sostegno pubblico.
L’elezione è stata innescata dalle dimissioni del primo ministro Mario Draghi il mese scorso dopo il crollo della sua coalizione di unità nazionale.
Forza Italia, La Liga e M5S hanno tagliato il sostegno alla coalizione di Draghi, che doveva durare un altro anno, fino alle elezioni del 2023.
Le elezioni arrivano in un momento difficile per l’Italia, poiché il paese è alle prese con l’impennata dei prezzi, in particolare dell’energia, e attua riforme radicali in cambio di miliardi di euro di finanziamenti dell’UE per la ripresa post-pandemia.
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