Il picco di attività solare inizierà presto: spiegato quando colpiranno le più forti tempeste geomagnetiche

Qui provocano riflessi e talvolta possono anche causare problemi, come cavi ad alta tensione danneggiati. Il pericolo maggiore arriva quando il Sole è più attivo: l’attività cambia in un ciclo di 11 anni, il massimo più vicino si verificherà tra pochi anni. E ora gli scienziati hanno dimostrato per la prima volta che l’attività di interazione cambia nel corso dell’anno.

Per fare ciò, hanno utilizzato i dati di due missioni della magnetosfera della NASA, THEMIS e MMS, che coprono un singolo ciclo di attività solare. I ricercatori hanno cercato segni di instabilità di Kelvin-Helmholtz. Questo fenomeno può essere osservato in molti luoghi del nostro ambiente: ad esempio, quando il vento crea delle onde sulla superficie di un lago, o quando il vapore di una teiera in ebollizione turbina e si diffonde.

Nella parte superiore della magnetosfera, le onde sono causate dal vento solare; sono uno dei mezzi principali con cui le particelle del vento penetrano più in profondità, in modo simile a come le onde sulla superficie di un lago si mescolano con l’aria per formare spruzzi. Si è scoperto che la forza delle onde cambia a seconda del periodo dell’anno: sono più forti durante gli equinozi e più deboli durante i solstizi.

Durante l’equinozio, l’asse di rotazione della Terra è orientato perpendicolarmente al Sole; apparentemente una tale disposizione respinge il vento peggio. Durante i solstizi, l’uno o l’altro polo è maggiormente rivolto verso il Sole; possiamo dire che il vento solare colpisce quindi la magnetosfera con tutta la sua forza e viene respinto in modo più efficace.

È possibile che questo risultato spieghi perché negli ultimi mesi sono state viste aurore boreali così luminose anche in Lituania: l’equinozio di non molto tempo fa significa che le onde nella magnetosfera sono le più forti, e quindi che il vento solare penetra meglio nell’atmosfera. L’aurora boreale dovrebbe svanire in estate e intensificarsi nuovamente in autunno.

In generale, il vento solare può danneggiare le sonde spaziali e gli astronauti, quindi è molto importante prevedere la meteorologia spaziale, soprattutto ora che sono pianificate sempre più missioni spaziali, compreso il ritorno degli esseri umani sulla Luna e i successivi voli su Marte e oltre.

Adalberto Russo

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