Il ministro degli Esteri francese incontra gli alti funzionari cinesi a Pechino

I colloqui avvengono mentre inizia un cessate il fuoco di quattro giorni tra lo Stato ebraico e Hamas. Il gruppo militante prevede di rilasciare i primi 13 ostaggi venerdì e si prevede che rilascerà un totale di 50 persone in quattro giorni.

“Abbiamo bisogno che tutti gli ostaggi vengano rilasciati. Tutti, non solo 50”, ha detto Colonna durante un incontro con i giornalisti francesi.

Il mese scorso, i militanti di Hamas hanno preso in ostaggio circa 240 persone in Israele.

Parigi ha indicato che il conflitto nella regione del Medio Oriente sarà tra le priorità di Colonna e dei suoi omologhi cinesi.

All’inizio di questa settimana, una fonte diplomatica francese ha affermato che la Cina sta diventando un attore sempre più importante nella regione a causa delle sue strette relazioni con l’Iran.

“La prima cosa che ci aspettiamo dalla Cina in questo conflitto è unire i suoi sforzi con i nostri per evitare qualsiasi escalation regionale”, ha detto la fonte.

Quest’anno Pechino ha cercato di diventare più attiva in Medio Oriente, contribuendo a uno storico riavvicinamento tra Arabia Saudita e Iran e inviando un inviato nella regione per chiedere un cessate il fuoco nel conflitto tra Israele e Hamas.

Ricevuto venerdì mattina da Li Qiango, C. Colonna ha sottolineato che Cina e Francia, in quanto membri permanenti del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, hanno una responsabilità comune verso il mondo intero.

Secondo lei, sia Parigi che Pechino dovrebbero cercare di trovare risposte alle principali sfide, in particolare il clima e la biodiversità, e fare tutto ciò che possa ridurre le tensioni nel mondo.

Li Qiang, da parte sua, ha sottolineato le tendenze positive nella cooperazione sino-francese in tutti i campi.

Più tardi, venerdì, Colonna ha incontrato Wang Yi all’Università di Pechino e ha ripreso il dialogo ad alto livello tra Cina e Francia in altri settori di cooperazione.

Il ciclo di negoziati avviato nel 2014, sospeso durante la pandemia, riguarda temi quali gli scambi accademici, scientifici, culturali e sportivi, nonché questioni legate al turismo e all’uguaglianza di genere.

Francia e Cina intendono firmare diversi accordi in settori quali l’istruzione, la cultura, gli scambi accademici e la sanità, ha affermato Parigi.

Venerdì Pechino ha annunciato che la Francia sarà uno dei tanti paesi a beneficiare dell’ingresso senza visto in Cina per un periodo massimo di 15 giorni.

Dal 1° dicembre il sistema si applicherà anche ai cittadini tedeschi, italiani, olandesi, spagnoli e malesi.

Edda Padovesi

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