Quasi 100 scienziati italiani hanno scritto giovedì una lettera aperta ai media, chiedendo una maggiore consapevolezza delle cause e delle soluzioni al cambiamento climatico in modo che si possano adottare misure per scongiurare la crisi.
La lettera inviata dall’Italian Climate Media Center è stata firmata nel 2021 anche da Giorgio Parisi, premio Nobel per la fisica presso la Sapienza Università di Roma. L’allarme arriva in un momento in cui gran parte dell’Europa, in particolare i paesi del Mediterraneo, compresa l’Italia, si trova ad affrontare un caldo estremo e incendi, mentre il nord Italia è stato devastato da violente grandinate.
“Ondate di caldo, inondazioni, siccità prolungate e incendi sono solo alcuni dei segnali che gli effetti del cambiamento climatico si stanno intensificando nei nostri territori”, si legge nella lettera firmata da 96 scienziati, ricordando che 18.000 persone sono morte nel caldo della scorsa estate in Italia. persone. Il bilancio delle vittime di questa ondata di caldo in corso resta da determinare.
“Ma i media italiani parlano ancora troppo spesso di ‘maltempo’ piuttosto che di cambiamento climatico”. Quando ne parla, spesso ne ignora le ragioni e le soluzioni», si legge nella lettera.
Tale silenzio può “alimentare l’inazione, la rassegnazione o la negazione della realtà”, anche se esistono soluzioni, come “una rapida eliminazione del carbone, del petrolio e del gas e la decarbonizzazione attraverso le energie rinnovabili”. “Questa è la strategia giusta per fermare l’aumento delle temperature ed è ora tecnologicamente ed economicamente fattibile”, scrivono i ricercatori.
La lettera è firmata da professori e ricercatori di diverse università e istituzioni, soprattutto italiane, ma anche di Francia, Gran Bretagna e Stati Uniti. Le ondate di calore sono diventate più probabili a causa dei cambiamenti climatici, dicono gli scienziati. Con l’aumento delle temperature globali nel corso del tempo, si prevede che le ondate di calore diventeranno più frequenti, più intense e con maggiore impatto.
Allo stesso tempo, l’aumento delle temperature e l’aumento della siccità dovuto ai cambiamenti nelle precipitazioni creano le condizioni ideali per gli incendi boschivi.
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