Il ministro ha inoltre sottolineato la necessità di valutare l’evoluzione del contesto geopolitico e di fornire una flessibilità ragionevole e limitata per gli investimenti nel rafforzamento delle capacità di difesa nel rispetto delle regole.
“La guerra della Russia contro l’Ucraina ha cambiato radicalmente la situazione geopolitica nella regione e in tutta Europa e ha portato ad un aumento significativo delle esigenze di finanziamento nel campo della sicurezza e della difesa. Non possiamo non rinviare queste esigenze al futuro, dobbiamo investire oggi in rafforzamento della difesa nazionale.
Pertanto, nella revisione delle regole di bilancio dell’UE, vediamo la necessità e l’opportunità di introdurre una ragionevole flessibilità con un margine limitato per gli investimenti nelle capacità di difesa. Riteniamo, ad esempio, che tali investimenti, che non creano particolari obblighi continuativi, potrebbero essere valutati in modo più flessibile al 3%. nell’ambito della limitazione del deficit”, ha dichiarato il ministro durante il forum.
Secondo il ministro, la proposta della Commissione europea di procedere verso una definizione individualizzata degli obiettivi fiscali per ciascun paese dovrebbe essere vista come un passo nella giusta direzione.
Ciò dovrebbe consentire di valutare meglio lo stato dell’economia e delle finanze pubbliche dei diversi paesi e quindi di fissare obiettivi di bilancio realistici e raggiungibili. Allo stesso tempo, il ministro ha sottolineato che questo nuovo modello deve basarsi su regole comuni, ugualmente applicabili e trasparenti per tutti i paesi, che garantirebbero una riduzione sostenibile dei debiti nei paesi con un livello elevato di debito e un aumento limitato dei debiti. . nei paesi in cui i livelli di debito sono attualmente bassi.
Le regole fiscali riviste dovrebbero anche fornire incentivi per attuare riforme strutturali che aumentino il potenziale di crescita dell’economia piuttosto che gli investimenti. In questa fase è importante definire chiaramente i criteri che verranno utilizzati per valutare l’efficacia delle riforme e degli investimenti, garantendone al tempo stesso la compatibilità con gli obiettivi di sostenibilità del debito.
Infine, gli Stati membri devono disporre di spazio politico sufficiente per definire le proprie politiche di riforma e di investimento. La possibilità di scegliere strumenti specifici che mireranno agli obiettivi di bilancio concordati, rafforzeranno la responsabilità degli Stati e porteranno a un rispetto più coerente ed efficace delle norme di bilancio a livello dell’UE.
In Spagna, a Santiago de Compostela, nel corso del panel del forum finanziario EUROFI “Ristrutturare il Patto di stabilità e crescita: questioni chiave rimanenti e direzione futura”, il Ministro delle Finanze G. Skaistė ha discusso con il Ministro italiano dell’Economia e delle Finanze G. Giorgetti, tedesco Il segretario di Stato presso il Ministero delle Finanze H. Thoms, il Ministro delle Finanze del Belgio V.Van Peteghem e il Direttore Generale del Tesoro francese E.Moulin.
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