Non è ancora chiaro se la decisione di Eni violerà le sanzioni dell’Unione Europea contro la Russia, anche se Eni insiste che “non è incoerente”.
Nel comunicato, Eni ha spiegato che la decisione di aprire due conti presso Gazprombank è stata presa “in via cautelativa” perché “i termini di pagamento per la fornitura del gas sono nei prossimi giorni”.
Mosca ha chiesto ai clienti dei “paesi ostili”, compresi gli Stati membri dell’UE, di pagare il gas in rubli per evitare sanzioni finanziarie occidentali contro la sua banca centrale.
Eni afferma di aver preso tale misura “in conformità con il sistema internazionale di sanzioni in vigore”, informando le autorità italiane.
La Commissione Europea ha annunciato che qualsiasi altra azione, fatta eccezione per i pagamenti nella valuta prevista nei contratti, violerebbe le sanzioni.
“Le aziende devono pagare nella valuta specificata nei contratti. Chiunque superi questo limite viola le sanzioni. Impossibile dirlo più chiaramente”, ha affermato Eric Mamer, addetto stampa della Commissione.
Tuttavia, Eni ha affermato: “La nuova procedura dovrebbe essere neutrale in termini di costi e rischi e non entrare in conflitto con le sanzioni esistenti”. L’obbligazione di pagamento può essere assolta mediante il trasferimento di euro”.
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