Dopo il crollo della coalizione di governo del Primo Ministro Mario Draghi, due politici chiave hanno lasciato il Partito Movimento Cinque Stelle.
Federico D’Inca. foto chenews.it
Federico D’Inca ha detto domenica al quotidiano La Repubblica che sapeva che avrebbe lasciato il suo partito dopo essersi rifiutato di sostenere il governo di cui era membro con un voto di fiducia.
“Alla fine, mi sono sentito un outsider nel mio stesso gruppo”, ha detto D’Inca.
Anche Davide Crippa, l’ex leader della fazione del Movimento Cinque Stelle al parlamento italiano, ha annunciato domenica la sua partenza dal partito in un’intervista al Corriere della Sera, dicendo che era diventata “una casa che non conosco più”.
Il Movimento Cinque Stelle, fondato dal comico Beppe Grillo e guidato da Giuseppe Conte, è un partito populista di sinistra anti-establishment.
Sebbene il movimento abbia recentemente deciso di non nominare persone che avevano già scontato due mandati, i due politici hanno affermato che non aveva alcuna influenza sulla loro decisione.
Già prima del crollo della coalizione di governo, diversi politici si staccarono dal partito guidato dal ministro degli Esteri Luigi Di Maio. Alcuni esperti hanno ipotizzato che alcuni politici lascino il partito per evitare la regola dei due mandati.
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