Sette membri della fazione del Partito popolare europeo del Parlamento europeo (PE) eletti negli Stati baltici hanno fatto appello ai loro colleghi italiani del gruppo, esortandoli a prestare attenzione alle vergognose informazioni presentate nel libro di scuola italiano che i paesi baltici e altri paesi indipendenti gli stati sono classificati geograficamente e politicamente come una regione della Russia.
Come affermato nel rapporto, l’appello è stato firmato dai deputati della fazione ELP Rasa Juknevičienė, Andrius Kubilius, Aušra Maldeikienė, Liudas Mažylis e deputati lettoni ed estoni.
“Invitiamo i nostri colleghi a sollevare questo problema con le istituzioni italiane competenti. Siamo convinti che tali libri di testo dovrebbero essere immediatamente corretti o rimossi dai programmi di studio”, scrive il membro della fazione ELP R. Juknevičienė.
Secondo i deputati, ciò sta instillando nelle giovani generazioni una comprensione errata e politicamente motivata della geografia, della politica e della storia europee.
Gli eurodeputati fanno riferimento al libro di geografia di seconda media “PensoGeo” (di Carlo Griguolo) utilizzato nelle scuole italiane, pubblicato nel 2018. Pearson Italia casa editrice, nonché la mappa e il testo della regione russa, in cui si afferma che “la regione russa comprende la parte europea della Russia, la Bielorussia, l’Ucraina, la Moldova e gli Stati baltici”. Inoltre, in questo manuale, gli studenti devono completare un compito, la cui versione “corretta” recita: “Politicamente, la regione russa è composta da sette stati: solo alcuni di loro hanno accesso al mare: Lituania, Lettonia ed Estonia – su il Mar Baltico, l’Ucraina e la Russia – dal Mar Nero (…) Moldova e Bielorussia non hanno accesso al mare”.
Secondo i deputati, bambini italiani e bambini dei paesi citati nel manuale, che studiano nelle scuole italiane, apprendono che il loro paese appartiene alla regione russa.
“Un tale concetto non è solo sbagliato, ma anche molto dannoso. È risaputo che Lituania, Lettonia ed Estonia sono membri dell’UE e della NATO, mentre Ucraina e Moldova sono Stati completamente indipendenti che hanno ratificato accordi di associazione con l’UE non lo sono parte della “regione russa” inventata, notano i deputati.
Secondo loro, un tale concetto riflette pienamente la narrativa del Cremlino secondo cui questi paesi sono la “zona legittima di interessi” della Russia e tale percezione è incoraggiata nel pensiero dei bambini. Come afferma il rapporto, è chiaro che tale propaganda del Cremlino ha conseguenze tragiche, come dimostra la guerra in corso della Russia contro l’Ucraina e le democrazie.
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