– Gli italiani leggono molto?
Signor Cioni: Come in tutta Europa, gli italiani leggono un po’ meno, ma c’è da dire che in Italia stanno cambiando le modalità editoriali, quello che gli editori pubblicano. Oggigiorno gli italiani leggono più opere scientifiche popolari. Alcuni anni fa, il popolare libro scientifico di Carlo Rovelli, “Sette brevi lezioni di fisica”, divenne un bestseller non solo in Italia, ma in tutto il mondo. Quindi, riassumendo, potrei dire che si legge meno narrativa, ma più libri scientifici popolari, e la scala di lettura corrisponde alla scala di lettura di tutta Europa.
– E se parliamo di narrativa, è più popolare la narrativa originale italiana o quella tradotta? Quanti dei libri pubblicati sono traduzioni da altre lingue?
S. Italiani di Marchio: Gli italiani generalmente preferiscono leggere la prosa degli scrittori italiani, ma in Italia viene letta e amata anche la letteratura straniera. Potrei citare le traduzioni letterarie in inglese, in francese. Naturalmente ciò è dovuto ai legami storici e culturali con l’Italia. Anche gli autori asiatici sono diventati sempre più popolari ultimamente. Posso citare scrittori cinesi e giapponesi come Haruki Murakami.
Cosa leggono gli italiani? Naturalmente si tratta soprattutto della letteratura italiana contemporanea, vincitrice di diversi premi, in quanto maggiormente pubblicata e divulgata dalle case editrici italiane. Potrei citare il prestigioso premio letterario italiano “Strega”, tutti i suoi vincitori sono molto popolari e molto letti. Certo, i romanzi politici sono ormai molto popolari in Italia. Gli scrittori descrivono la vita politica italiana come se fossero dei ricercatori, criticando il malgoverno e la corruzione. Direi che è una sorta di critica alla casta politica.
Naturalmente ci rivolgiamo sia ai classici che al XX secolo. scrittori come Cesare Pavese, Pier Paolo Pasolini. Sebbene gli italiani preferiscano la prosa, si legge anche la poesia. Qui potrei citare il poeta italiano Giuseppe Ungaretti.
– Voglio chiederti dei miei interessi personali. Cosa leggi Chi sono i tuoi autori preferiti? Dato che la letteratura per l’infanzia mi è vicina, non saremmo cresciuti con gli stessi autori italiani: Carlo Collodi, Gianni Rodari, Edmondo de Amicis?
S. Taliani de Marchio: Mi piacciono particolarmente due autori che sono miei amici. Erri de Luca ed io frequentavamo la stessa scuola e passavamo molto tempo insieme. Questo autore è un po’ anticonformista, va controcorrente rispetto alle tendenze letterarie ed è poco conosciuto nel mondo, forse un po’ di più in Francia e Inghilterra. È quindi necessario parlarlo anche in lituano.
Un altro dei miei autori preferiti è Mario Rigoni Stern. Ho trascorso molto tempo con lui sulle Alpi. Divenne popolare in Italia soprattutto perché scrisse delle sue esperienze di guerra in Russia, dove combatté. Preferisco però i suoi lavori successivi, quando iniziò a scrivere di filosofia, di convivenza e armonia con la natura, del paesaggio, del mondo interiore.
Anche i libri di mio zio Francesco Taliani dovrebbero essere tradotti in lituano. Secondo me è un eccellente autore di letteratura d’avventura, che ha descritto molti dei suoi viaggi a San Pietroburgo e persino in Cina. Altro autore è Tiziano Terzani, vissuto per molti anni in Asia. Questo continente mi piace molto e il modo in cui T. Terzani descrive l’Asia mi tocca molto.
Da bambino, ovviamente, ho letto tutti i classici della letteratura per ragazzi, ma devo citare il libro per bambini di Vamba, Gian Burrasca, che ho letto negli anni 70. Il protagonista del libro è un ragazzo molto dispettoso che fa una tanti guai a scuola.
Signor Cioni: Mi piace di più il 20° secolo. Per gli scrittori italiani di classici, ad esempio, ho letto tutta l’opera di Luigi Pirandello. Mi piace molto anche la poesia, soprattutto Eugenio Montale. Parlando di autori contemporanei, uno dei libri più belli che ho letto di recente è “La vita in tempo di pace” di Francesco Pecoraro (“La vita in tempo di pace”). Penso che abbiamo degli scrittori di gialli davvero bravi. Basti citare il celeberrimo Andrea Camilleri, il cui “Commissario Montalban” è stato tradotto in tutte le lingue del mondo.
Per quanto riguarda la letteratura per bambini, abbiamo una cosa in comune. C’è un libro che leggevo da bambino e che oggi in Italia non legge nessuno. È “Cuore” di E. di Amicis. Allora mi chiedo perché i bambini e i ragazzi lituani leggono questo libro e non gli italiani? Secondo me la traduzione gioca un ruolo importante qui, perché il libro di E. de Amicis è stato scritto parecchio tempo fa e in italiano antico. E nella traduzione queste cose vengono tolte, ecco perché questo libro piace più ai lituani che agli italiani.
– Quali sono gli argomenti attualmente più popolari nella letteratura italiana?
S. Taliani de Marchio: È solo entrando in libreria che la prima cosa che gli italiani vedono sono i detective: sono esposti sui primi scaffali. Possiamo citare A. Camilleri, Carlo Lucarelli, Alessandro Robecchi e altri autori. Dall’altro lato, i temi più popolari della critica politica: chi è condannato, quali indagini sta svolgendo la polizia, cosa non va in Italia. È necessario citare anche temi come il nazionalismo, il populismo, la politica non solo in Italia, ma anche in tutta Europa. Non dobbiamo dimenticare che abbiamo un Papa in Italia. Papa Bergoglio è davvero molto popolare, per questo gli italiani acquistano e leggono moltissimi suoi libri.
– Gli italiani sono interessati alla letteratura delle piccole nazioni europee?
Signor Cioni: In Italia viene tradotta poca letteratura dei piccoli paesi, è pubblicata soprattutto da piccoli editori ed è difficile per il lettore trovare i loro libri nelle librerie. Naturalmente, se la casa editrice pubblicizza tali libri è una questione completamente diversa. Qui dovremmo parlare delle tendenze editoriali in Italia, Lituania e nel mondo. La maggior parte degli autori famosi e popolari vengono tradotti perché portano soldi.
Gli editori pubblicano libri di autori popolari in edizioni più grandi perché sono sicuri che tutto venderà. E le piccole case editrici pubblicano traduzioni da piccole lingue in piccole edizioni. Ma vale la pena menzionare qui un caso eccezionale. In Italia, ad esempio, è stata pubblicata l’intera opera dello scrittore Milan Kundera che ha riscosso un grande successo. Ma questo è uno dei cento casi in cui uno scrittore straniero ottiene tanto successo.
S. Taliani de Marchio: Paulo Coelho è un autore portoghese molto famoso.
– Come contribuisce il governo italiano alla diffusione della letteratura italiana nel mondo? Quanto è importante e quanta attenzione gli viene data?
Signor Cioni: È difficile diffondere la letteratura italiana nel mondo. Il Ministero degli Affari Esteri del nostro Paese fornisce principalmente supporto alla traduzione. Il supporto è destinato ai traduttori, ma viene trasferito alla specifica casa editrice che decide di pubblicare gli autori italiani. Il sostegno è dato a qualsiasi paese del mondo. Da segnalare anche l’attività degli istituti italiani di cultura. Gli Istituti organizzano diversi eventi, prendendo in considerazione soprattutto autori non ancora conosciuti nel Paese in cui opera l’Istituto Italiano di Cultura.
Qualche anno fa l’Istituto Italiano di Cultura ha organizzato un importante evento in Lituania, al quale ha invitato cinque finalisti del più prestigioso premio letterario italiano “Strega”. Ha ricevuto un notevole riscontro, dopo questa presentazione, il libro di Antonella Cilento è stato tradotto in lituano. Ci sono anche i premi del Ministero della Cultura italiano, riconoscimenti per i migliori traduttori di lingue straniere.
– In Lituania il 2017 è l’anno della letteratura italiana. Cosa augureresti ai lettori lituani e ai traduttori italiani?
S. Taliani de Marchio: Innanzitutto desidero ringraziare l’Unione dei traduttori letterari lituani per aver dedicato quest’anno alla letteratura italiana. È un regalo bellissimo e inaspettato. Si tratta di un prezioso contributo alla diffusione della letteratura italiana in Lituania. L’Unione dei traduttori letterari lituani organizzerà numerosi eventi, e l’Istituto Italiano di Cultura e l’Ambasciata italiana contribuiranno, sponsorizzeranno e sosterranno questi eventi.
Cosa posso augurare ai lettori? Magari compra uno o due libri di scrittori italiani e tienili nella biblioteca di casa. Naturalmente bisogna sceglierli con attenzione: del resto sono più di 280 i libri di narrativa italiana tradotti in lituano. Auguro ai traduttori di continuare l’importante missione che stanno portando avanti. Dopotutto, il lavoro del traduttore molto spesso rimane invisibile e sconosciuto, sia culturalmente che economicamente. Il traduttore spesso resta nell’ombra, ma è lui che costruisce ponti culturali e rafforza la cooperazione bilaterale.
Quest’anno sarà davvero ricco. L’Unione dei Traduttori Letterari Lituani organizzerà una serie di incontri, laboratori di traduzione e verranno presentati numerosi libri tradotti in italiano. Spero che sarà possibile organizzare una mostra di letteratura italiana tradotta presso la Biblioteca Nazionale Martynas Mažvydas. Naturalmente dobbiamo ringraziare anche LRT RADIO per il fatto che abbiamo l’opportunità di parlare di letteratura italiana.
Signor Cioni: E vorrei ringraziare l’Unione dei traduttori letterari lituani per questa preziosa e significativa iniziativa. Vorrei ringraziare in particolare i due traduttori dall’italiano – Rasa Klioštoraityte Di Pasquale e Daini Bura. Insieme a loro ho raggiunto numerosi obiettivi. È importante tradurre la letteratura, ma è importante che la letteratura tradotta venga poi diffusa per raggiungere il lettore. Durante la nostra collaborazione abbiamo parlato in lituano con molti autori italiani che non erano ancora stati tradotti in lituano.
L’Istituto Italiano di Cultura collaborerà volentieri con l’Unione dei Traduttori Letterari Lituani durante quest’anno dedicato alla letteratura italiana. Se volete organizzare eventi qui, per favore, la porta è sempre aperta e l’Ambasciata della Repubblica Italiana e l’Istituto Italiano di Cultura contribuiranno a tutti gli eventi.
Per quanto riguarda gli autori da tradurre è importante citare il poeta Giacomo Leopardi. È davvero strano che questo poeta italiano non abbia ancora ricevuto l’attenzione che merita a livello mondiale. Solo quattro o cinque anni fa tutte le sue opere furono tradotte in inglese. Non so perché questo non sia nel canone letterario europeo. È anche necessario tradurre in lituano i secoli XX e XXI. la scrittrice di giunzione Dacia Maraini. Spero che questi due autori trovino i loro traduttori e lettori.
S. Taliani de Marchio: Sì, penso che G. Leopardi sia un autore fondamentale della letteratura italiana. Molte caratteristiche importanti della poesia italiana si rivelano nel suo lavoro. G. Leopardi non è solo poeta, è anche divulgatore scientifico e ha scritto molto sull’impegno sociale, particolarmente importante per il Risorgimento italiano. C’è da aggiungere che anche le opere di Nicollo Machiavelli sono poco tradotte, ma la sua opera è veramente importante. Naturalmente andrebbe tradotto anche il romanzo “Oda” (Pelle) dello scrittore italiano Curzio Malaparte.
Signor Cioni: 6 aprile All’Istituto Italiano di Cultura verrà presentato un libro su G. Leopardi. Lui e Dante Alighieri sono i più importanti poeti italiani. Quindi invito tutti all’evento.
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