“All’improvviso hanno iniziato a morire.” Evacuazione di massa






L’eruzione cutanea persiste per anni, lasciando cicatrici profonde.

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Le prime vittime del disastro di Milano furono gli animali. In Italia gli abitanti si sono accorti di questo problema quando hanno notato il deperimento dei conigli e di altri piccoli mammiferi. Fu solo dopo questi avvistamenti che fu lanciato l’allarme e ordinata l’evacuazione di massa della città.


Negli anni ’70, l’impianto chimico di Seveso produceva erbicidi TCDD su larga scala. È un composto chimico organico altamente tossico del gruppo delle diossine. Viktor Yushchenko sarebbe stato avvelenato con questo composto durante la campagna elettorale presidenziale ucraina del 2004.


nel luglio del 1976 si verificò un incidente alla fabbrica di Seveso che produsse una grande nuvola bianca di diossina.




Il primo sintomo di avvelenamento da diossina è un’insolita eruzione cutanea, chiamata cloracne, o lesioni cutanee infiammatorie, principalmente sul viso e sulle mani. L’eruzione cutanea persiste per anni, lasciando cicatrici profonde.


Come risultato dell’avvelenamento da TCDD, la formazione di emoglobina può essere compromessa, possono verificarsi danni al fegato e possono verificarsi disturbi neurologici e ormonali. L’esposizione alla diossina può far sì che le donne incinte partoriscano bambini con arti deformati.




Sebbene la dose letale di TCDD nell’uomo non sia nota con precisione, la diossina può impiegare anni per essere eliminata dall’organismo e i problemi possono persistere a lungo dopo l’esposizione alla sostanza.






Secondo i resoconti dei media degli anni ’70, quattro giorni dopo l’incidente le persone hanno iniziato a manifestare sintomi causati dall’inquinamento chimico, tra cui nausea, disturbi visivi, lesioni cutanee – cloracne. Un residente su sei è stato avvelenato.


Nella lotta contro le conseguenze dell’incidente, la fabbrica è stata distrutta, il terreno in cui è stata trovata la maggior quantità di diossina e i resti di centinaia di animali macellati. È vietato svolgere qualsiasi attività sul territorio dell’ex stabilimento.

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Cecilio Fiorentini

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