Aerei da combattimento italiani arrivano alla missione NATO in Estonia

I caccia dell’aeronautica italiana sono arrivati ​​mercoledì alla base dell’aeronautica estone Emario, in sostituzione degli aerei belgi nella missione di pattugliamento dello spazio aereo del Baltico.

“Il vostro contributo è stato un eccellente esempio sia della solidarietà degli alleati della NATO che della volontà e della capacità del Belgio di sostenere i suoi alleati”, ha affermato il presidente estone Kersti Kaljulaid, ringraziando i piloti belgi per il loro servizio.

Si è congratulata con i piloti da caccia italiani arrivati ​​nel Paese, sottolineando che “con i suoi aerei, l’Italia contribuisce alla difesa collettiva dell’ala orientale della Nato, così come l’Estonia contribuisce attivamente alle operazioni estere nell’ala sud dell’Alleanza con i suoi truppe’.

Quattro aerei da combattimento multiruolo Eurofighter, in grado di svolgere compiti di attacco aereo, effettuare voli di sorveglianza e ricognizione, saranno schierati nella base Emario in Estonia.

Secondo la decisione adottata dal Consiglio della NATO il 29 marzo 2004, i membri dell’Alleanza si sono impegnati a proteggere lo spazio aereo di Estonia, Lituania e Lettonia, che non dispongono dei loro aerei da combattimento. Nel 2012, durante il vertice della NATO a Chicago, la missione dell’Alleanza nei Paesi Baltici è stata estesa a tempo indeterminato.

Attualmente, gli aerei da caccia F-16 danesi schierati l’8 gennaio presso l’aeroporto lituano di Šiauliai contribuiscono al pattugliamento dello spazio aereo dei paesi baltici.

Adalberto Russo

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