Qualche anno fa ha fatto il giro del mondo un video commovente: un neonato ha subito baciato sua madre. In effetti, il desiderio di coccolare e di essere coccolato è al centro della natura umana. L’odierna Giornata internazionale dell’abbraccio, nata nel 1986, la ricorda. Ora, dopo quasi quattro decenni, ha molto senso: c’è bisogno di riabilitare l’abbraccio che è stato quasi ucciso durante la pandemia.
È vero che gli stessi momenti della pandemia hanno mostrato anche un’ingenuità infinita: le persone sono riuscite a baciarsi attraverso il cellophane. “La pandemia non ti impedirà di abbracciare i tuoi cari”, ha detto la canadese Carolyn Ellis, che ha creato il guanto dell’abbraccio. E in una casa di riposo italiana sono state allestite delle cuddle room, dove i genitori anziani potevano farsi coccolare dai propri cari senza paura di condividere il contagio da coronavirus.
Il potere degli abbracci è stato scientificamente provato da molto tempo. La terapia dell’abbraccio professionale è un metodo di fama mondiale per migliorare la salute mentale. Dopo essere stato a lungo tra le braccia di un’altra persona, il corpo produce ossitocina, il cosiddetto ormone dell’amore. Gli scienziati scherzano: se ogni abitante del pianeta ricevesse ossitocina ogni mattina, non ci sarebbero conflitti, né guerre.
Ora, dopo quasi quattro decenni, ha molto senso: c’è bisogno di riabilitare l’abbraccio che è stato quasi ucciso durante la pandemia.
Nel mondo umano, l’abbraccio è un messaggio di amore, pace, unità. Questo è il messaggio che i lituani hanno inviato agli ucraini quando hanno organizzato una campagna di abbracci vicino all’ambasciata ucraina in Lituania all’inizio della guerra. Nel mondo non umano ci sono anche tali smorfie: in vista della visita del presidente russo Vladimir Putin in Bielorussia, il dittatore del paese ha annunciato di essere malato di influenza e quando l’incontro non è stato annullato , il malato Alexander Lukashenko ha abbracciato sinceramente Putin…
Un momento molto delicato di un canguro che abbraccia il volontario che lo ha salvato è diventato virale sui social media. Se un tale linguaggio di gentilezza esiste anche nel mondo animale, forse c’è speranza che il domani sia più pacifico. Solo all’inizio facciamo ciò che dipende da noi: abbracciamo coloro che ci circondano, non solo i nostri cari e i nostri cari, ma anche estranei. Un abbraccio fa miracoli.
“Guru impenitente della cultura pop. Scrittore. Secchione di Internet hardcore. Studioso di social media.”