L’etichetta “Da consumarsi preferibilmente entro” indica la data di scadenza del prodotto, quindi in realtà questi alimenti solitamente possono essere consumati più a lungo di quanto indicato sulla confezione.
“In Lituania buttiamo via quasi 400.000 tonnellate di cibo all’anno. Circa un sesto di questa quantità proviene dalle attività di vendita al dettaglio. Buttiamo via più cibo rispetto alla media europea, ma la situazione può essere migliorata”, afferma Aušrinė Armonaitė, ministro degli Economia e Innovazione.
Lo spreco alimentare si ridurrebbe se le persone pianificassero i propri acquisti in modo più responsabile e imparassero anche a distinguere quali prodotti possono continuare a essere utilizzati dopo la scadenza del periodo consigliato. Si stima che buttiamo via 147,6 milioni di dollari di prodotti Best Before… ogni anno. euro. Sono più di 50mila. tonnellate di cibo, tanto quanto mangiano tutti gli abitanti di Alytus in un anno.
Se le modifiche alla Food Law saranno approvate, una volta attuate, si proporrebbe di prevedere chiaramente negli statuti che i commercianti possano, secondo la procedura stabilita, vendere determinati alimenti, i cui resti sono ora scartati, per un periodo più lungo di tempo. Presumibilmente, questi alimenti sarebbero venduti a un prezzo inferiore, facendo risparmiare denaro ai residenti. Ciò è particolarmente importante ora che il tasso di inflazione è elevato e molte persone cercano prodotti più economici nei supermercati.
In Europa, un numero crescente di paesi progressisti consente la vendita di alimenti la cui durata minima di conservazione è scaduta. Tra questi paesi ci sono Irlanda, Danimarca, Italia, Regno Unito, Lussemburgo, Norvegia, Paesi Bassi, Slovenia, Finlandia, Svezia e Austria e Slovacchia.
Si propone che i venditori possano prorogare la data di scadenza solo se l’alimento è confezionato nella confezione originale del produttore, non è stato danneggiato e il consumatore è correttamente e chiaramente informato che è ancora valido e sicuro per il consumo. Sarà necessario mostrare la data di scadenza originale sulla confezione di questi alimenti a lunga conservazione.
Queste modifiche si applicherebbero agli alimenti a lunga conservazione (cereali, pasta, caffè, tè, olio, ecc.) che sono ancora sicuri e adatti al consumo anche dopo la loro data di scadenza.
Le modifiche alla legge sugli alimenti non si applicherebbero agli integratori alimentari, agli alimenti per lattanti e di proseguimento, agli alimenti a base di cereali trasformati e agli alimenti per bambini, agli alimenti a fini medici speciali e ai pasti sostitutivi giornalieri per il controllo del peso.
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